Politica
"Salvini primo, Conte batte Di Maio. Zingaretti già logoro, Berlusconi ultimo"
Intervista di Affaritaliani.it al decano dei sondaggisti Nicola Piepoli, presidente e fondatore dell'Istituto Piepoli
E' passato poco più di un mese dalle elezioni europee del 26 maggio. Com'è la situazione per il governo? Gli italiani hanno ancora fiducia nella maggioranza M5S-Lega?
"La fiducia nel governo è aleatoria, sostanzialmente stabile. La maggioranza, anche se di poco, è dalla parte del governo".
Nessun cambiamento nelle ultime settimane?
"C'è stata una lieve tendenza alla discesa ma non tale da cambiare il quadro generale".
Qualche numero?
"Il 50-52% degli italiani ha fiducia nell'azione del governo. E' quindi M5S e Lega hanno la maggioranza".
Chi è il leader politico più amato?
"Non ci sono dubbi: Salvini. Il ministro dell'Interno ha una forza attrattiva notevole, sa comunicare. Declina con parole diverse il motto credere, obbedire, combattere. Un politico che usa tre parole dette bene piace".
Qual è il livello di fiducia nel leader leghista?
"Sopra il 40%".
In seconda posizione, Conte o Di Maio?
"Secondo è il presidente del Consiglio".
E Di Maio?
"Terzo".
Qualche numero?
"Il leader del M5S è appena sopra il 30%, il premier è a metà tra Di Maio e Salvini".
E il segretario del Partito Democratico Zingaretti come se la passa?
"E' in una posizione laterale e perdente perché il potere logora chi non ce l'ha. La gente sa che non è dalla parte del potere, è già logorato".
Berlusconi?
"Come Zingaretti, perdente. E' ultimo nella fiducia da circa cinque anni".
La Meloni piace?
"Va abbastanza bene, ma non così tanto da essere leader. Anche se in termini di gradimento è su livelli decisamente migliori di Berlusconi".
Passiamo ai partiti. Come vanno le intenzioni di voto?
"Lega tra il 34 e il 35%. Il Pd è intorno al 24%, il M5S sul 17-18. Forza Italia è stabile rispetto alle Europee, sul 9%, non ha perso e non ha guadagnato. L'arrivo della Carfagna e di Toti non è ancora arrivata all'opinione pubblica. Fratelli d'Italia ha guadagnato un mezzo punto ed è sul 7%".
Sulla vicenda della Sea Watch e dei migranti in generale, gli italiani stanno con Salvini o contro il ministro dell'Interno?
"L'opinione pubblica è spaccata a metà, probabilmente qualcosa in più a favore di Salvini (50-52%). Comunque l'argomento degli immigrati ha quasi fatto il suo tempo e interessa sempre di meno".
La flat tax, altro cavallo di battaglia del leader della Lega, piace?
"La flat tax non è stata ancora capita. E comunque gli italiani sono più abituati ad evadere che a pagare poche tasse. Il Fisco è una conversazione tipica delle mura di casa e non di massa. In pubblico si parla della stazione della metropolitana appena riaperta a Roma vicino a Termini".
E l'Unione europea? Gli italiani stanno con il governo o con Bruxelles?
"Per gli italiani prima c'è il governo nazionale e poi l'Europa. Poco più del 60% non vuole lasciare né l'Ue né l'euro, d'altronde l'idea che i figli possano fare l'Erasmus piace alla maggioranza dei cittadini. Ma è vero anche che quindici anni fa l'Unione europea era molto più popolare di oggi. Nel 2019 il governo nazionalista che dice di fare gli interessi dei propri cittadini (poi bisogna vedere se è davvero così) piace".