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Politica
Schlein potrebbe e dovrebbe ridimensionare Meloni

Unendosi poi con Conte, già contrario ad altri invii di armi e soldi, darebbe un'immagine dell'Italia  più veritiera e che dovrebbe iniziare a preoccupare Giorgia


Gianpiero Mughini venerdì sera è stato lapidario, esprimendo questo pensiero: "Se la grande adunata antifascista a Firenze, dobbiamo vederla come il punto di ripartenza e il leitmotive della nuova politica della sinistra, allora diciamo subito che il PD ha già chiuso!"

Sembra ovvio infatti che, in mancanza di un programma e quindi, con le idee confuse che però agli elettori devono sembrare chiare e determinate, si faccia un punto e a capo e si tenti di tornare al 1945, col pugno chiuso in alto e manifestazione antifascista. Si prende tempo, così, per chiarirsi le idee su chi si dichiara d'accordo sul fumo.       

Sulla questione di gran lunga più importante (la posizione dell'Italia sulla guerra) infatti, la Schlein non ha detto una sola parola su come la pensa. Chissà se ha considerato che metterebbe in seria difficoltà la migliore amica di Zelensky (Giorgia) se, insieme ai tanti slogan della sinistra radical chic, si ricordasse i fiori che i suoi parenti ideologici volevano mettere nelle bocche dei cannoni, organizzando manifestazioni oceaniche contro la guerra. Unendosi poi con Conte, già contrario ad altri invii di armi e soldi, darebbe un'immagine dell'Italia  più veritiera e che dovrebbe iniziare a preoccupare Giorgia e il suo grande amico.

È normale o è deprimente, che la nuova rivoluzionaria del PD, per tentare di ricompattare le rissose truppe, ricorra alla fuffa dell'antifascismo, senza pronunciarsi né prima, né dopo il suo trionfo, sulla linea sbilanciata della Meloni? (stare a 360° a fianco di Zelensky).

I suoi interlocutori più stretti, non le hanno fatto notare che Zelensky, nel bacchettare Berlusconi e per impietosire sempre più per avere ancora più armi e soldi, ha descritto una situazione del suo popolo insostenibile troppo a lungo? Sembra chiaro che neanche lo scatenato guerrafondaio Biden sia disposto a sostenere un conflitto nucleare con bombe anche sugli americani. La deduzione è che Putin dovrebbe tirarla per le lunghe per vedere Zelensky o, meglio, il suo popolo, alle corde. 

E questa sembra davvero essere la linea di Putin, in accordo con l'aforisma cinese "Siediti lungo la riva del fiume. Prima o poi vedrai passare il cadavere del tuo nemico". In questo caso diventerebbe "Manda le cose per le lunghe. Prima o poi il tuo nemico cadrà per fame."

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