Scuola, Bellanova partecipa al tavolo. "Pd appiattito sul populismo del M5S"
Ancora tensioni tra Italia Viva e gli alleati
Ancora tensioni nel governo con la lite fra Giuseppe Conte e Matteo Renzi e l'inasprirsi dei rapporti fra Italia Viva e il resto della maggioranza. Tuttavia oggi al primo tavolo di lavoro convocato a Palazzo Chigi nell'ambito dell'Agenda 2023 per fare il punto su Università, ricerca, Scuola e innovazione digitale il partito di Renzi è presente con una delegazione composta dalla senatrice Gelsomina Vono e il deputato Gabriele Toccafondi.
Sull'ipotesi di una sostituzione di Renzi e del suo partito nella maggioranza risponde questa mattina la ministra renziana dell'Agricoltura Teresa Bellanova, che guida la delegazione di Iv nel governo: "Se pensano che sia meglio fare senza chi pone delle criticità in modo ragionevole e chiede un impegno più forte, a quel punto allora potranno fare a meno di noi". E aggiunge: "Questo è un governo dove il Pd si è molto appiattito sulle posizioni del M5s: il Pd si sta consegnando a un populismo che francamente non credo farà bene a questo Paese". "È in atto un tentativo di sostituirci con alcuni 'responsabili'? Facciano pure, noi non mandiamo i nostri cervelli all'ammasso con i Bonafede di turno, che si sta a tutti gli effetti qualificando come il Toninelli del Conte 2. Non smetteremo di chiedere discontinuità e i tristi giochi di palazzo non ci piegheranno mai", afferma ad Agorà il presidente dei senatori di Italia Viva Davide Faraone. Sul fronte Pd, il ministro del Sud Giuseppe Provenzano, i microfoni di RTL 102.5 invita Renzi a chiedere chiarezza innanzitutto a se stesso: "Il governo serve agli italiani e questo deve interrogare ogni forza politica compreso Renzi il quale la verifica, la chiarezza, la deve chiedere a se stesso".
Il segretario Nicola Zingaretti non conferma e non smentisce in merito alla pattuglia di "responsabili". Si limita a commentare, a margine di una iniziativa a Roma: "Il presidente Conte sta lavorando giustamente alla verifica di governo sui contenuti, come togliere finalmente quei decreti-propaganda che non servivano certamente alla sicurezza".
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