Selfie di Salvini con la nutella. Dietrofront del leader leghista. FOTO
Ma le nocciole italiane non bastano per la produzione di Nutella, serve attingere in altri mercati
"Ho cambiato, ho scoperto che la Nutella usa nocciole turche. Io preferisco aiutare le aziende che usano i prodotti italiani. Preferisco mangiare italiano". Ha detto Matteo Salvini a conclusione del suo comizio a Ravenna. Ma il leader leghista forse dimentica che la produzione di Nutella da parte di Ferrero è talmente grande che ha necessariamente bisogno di fornirsi in altri mercati. Infatti nel web, come al solito, è scoppiata l'ironia. Oltre tutto Ferrero è un'azienda leader nel settore, in tutto il mondo. Il capo del Carroccio, che ha a cuore le imprese italiane e i lavoratori italiani, forse questa volta, con le sue dichiarazioni potrebbe penalizzare un'impresa italiana.
Così gli utenti web fanno ironia: "Dice #Salvini che ha smesso di mangiare la #Nutella perché dentro ci sono le nocciole turche. E lui consuma solo italiano. Pensate al dramma umano quando Capitan Mojito scoprirà che l'Italia non produce la canna da zucchero per il rum". Un altro scrive: " Se pensi poi che il miglior rum al mondo lo fanno i comunisti.... va in crisi totale". E ancora: "Smetti di mangiare pasta di grano canadese, di bere mojiti con rum cubano, evita di dormire su letti di alberi svedesi e di usare l'auto Blu con petrolio libico. Prega li mortaccitua sovrani e chiudite in monastero e non romperci i coglioni."
"Salvini afferma di non mangiare più #Nutella da quando ha scoperto che usa nocciole turche: "Preferisco mangiare italiano". Evidentemente il suo dietologo ha tentato la carta disperata del sovranismo alimentare per riuscire a farlo ingozzare meno..." dice un altro utente. E poi ancora: "Salvini contro la #Nutella: "Ci sono dentro nocciole turche, io mangio italiano". Poi posta una foto mentre beve un caffè proveniente da note piantagioni padane".
Nutella, in serata la giravolta di Salvini
"Dopo la denuncia che mi è arrivata da Carola Rackete, per addolcire la giornata, una fetta di pane e Nutella con una richiesta alla Ferrero: comprate ingredienti italiani, dallo zucchero alle nocciole, per aiutare i nostri agricoltori". Lo comunica sui social il segretario della Lega dopo che ieri aveva affermato di non voler più mangiare la Nutella in quanto userebbe nocciole turche.
Acerbo (PRC-SE): Su Nutella ha ragione Salvini, doveroso boicottare Turchia
"Salvini è un nostro nemico ma se per sbaglio dice una cosa giusta non è che bisogna dargli torto per forza. Boicottare la Turchia è un dovere di fronte al massacro dei curdi e alla repressione di Erdogan. Quindi se la Ferrero si rifornisce di nocciole turche per la Nutella va boicottata. Trovo singolare che sia già scattata la solidarietà progressista con la Nutella quando chi ha bisogno di solidarietà sono uomini, donne e bambini vittime della ferocia di Erdogan e dei suoi miliziani jihadisti - dice in una nota il segretario nazionale Rifondazione Comunista Maurizio Acerbo - Sinistra EuropeaSegnalo che le reti di solidarietà con il popolo curdo hanno da tempo lanciato una campagna internazionale per il boicottaggio della Turchia a cui come Rifondazione Comunista aderiamo con la massima convinzione. Di fronte all'ignavia e alla complicità dei nostri governi che stanno consentendo all'alleato Erdogan di violare sistematicamente diritti umani e operare una vera e propria pulizia etnica nella Siria del nord è bene che i popoli dal basso si mobilitino. Torniamo a chiedere che l'Italia e gli altri governi europei decidano di imporre sanzioni alla Turchia e che le nostre imprese la smettano di fare affari col regime turco. Come dimostra la vicenda del boicottaggio e poi delle sanzioni contro il regime razzista sudafricano l'isolamento internazionale è fondamentale. Boicottiamo turismo, imprese e prodotti turchi. E anche aziende italiane e europee che fanno affari con Turchia". Così Maurizio Acerbo, segretario nazionale Rifondazione Comunista - Sinistra Europea
Salvini, Fratoianni (Leu): problema è sede Ferrero in Lussemburgo
"Non vorrei infilarmi nella drammatica rottura sentimentale fra “capitano padano” e la Nutella, ma visto che ci siamo, vorrei dirgli che prima delle nocciole turche, il problema principale sarebbe la sede di Ferrero in Lussemburgo, con “qualche” introito in meno in tasse in Italia". Lo scrive su Facebook Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana-Leu. "Questi nazionalisti di oggi - conclude il parlamentare di Leu - manco sono capaci di vedere dove sta il nocciolo (per l’appunto) delle cose e degli interessi nazionali...".
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