Politica
Roberto Speranza, il maschietto alfa sono io
Andrea Speranza maschietto alfa
Divertente siparietto di oggi in una intervista che Roberto Speranza ha rilasciato prima di entrare in Parlamento.
In questa intervista Speranza è partito dalla classica disamina dei cosiddetti Massimi Sistemi sorretti di grandi valori ideologici che però dopo un po’ si sono sfarinati nell’interesse del particulare che in questo caso vuol dire gli affari propri.
Infatti Speranza dapprima ha parlato della grave crisi del Pd, della scissione imminente, “non per colpa nostra ma di Renzi”, delle difficoltà ideologiche a contrapporre i sacri valori comunisti (che in realtà dovrebbero esser estati abbandonati da un bel po’, almeno dalla Bolognina), del “partito dei banchieri” del partito che “vince solo ai Parioli a Roma” (cioè nel quartiere simbolo dell’alta borghesia).
Tutto molto bello e molto ideale peccato che però alla domanda di cosa pensasse della possibile candidatura del ministro della Giustizia Andrea Orlando Speranza abbia risposto con un preoccupato ma deciso “Il candidato sono io” come per marcare o rimarcare il territorio primariolo del Pd alla disperata ricerca del contendente al ruolo di maschio alfa del partito.
In questo caso, possiamo considerare la puntuta auto-candidatura (da mesi in atto in realtà) di Speranza, come quella di un maschietto alfa nel ruolo di disturbo per quella vera.