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Tajani rilancia lo Ius scholae: "Il Paese è maturo e il mondo è cambiato. Va fatto"

di redazione politica

Il leader di Forza Italia: "Con il Pd non c’è nessun inciucio, ma se i dem si dicono d’accordo con me non posso cambiare idea io"

FI, Tajani rilancia lo Ius Scholae: "Svegliamoci, il mondo è cambiato"

Il segretario di Forza Italia e vicepremier Antonio Tajani rilancia lo "ius scholae", la misura che permetterebbe ai figli di migranti che frequentano le scuole in Italia di ottenere la cittadinanza. il leader di FI però non vuole andare allo scontro con gli alleati di governo, FdI e Lega, che sono contrari a questo provvedimento: "Lo ius scholae - dice Tajani a La Repubblica - non è nel programma, ma nei programmi di governo non sempre c’è tutto, si possono arricchire. Questa misura non è la nostra priorità, che sono altre: l’economia e l’emergenza carceri. Però non siamo un partito unico, ognuno ha le sue idee. Non c’è stata nessuna trasformazione di FI, lo ius scholae lo voleva già Berlusconi. Neanche Ursula era nel programma di governo: noi l’abbiamo votata, Meloni e Salvini legittimamente no. Non è che cade il governo se abbiamo votato diversamente su von der Leyen o se portiamo avanti le nostre idee sulla cittadinanza".

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"Non basterà - precisa Tajani a La Repubblica - essere iscritti. Servirà un percorso di studi completo. E tutto questo non ha nulla a che vedere con l’immigrazione illegale: mica diamo la cittadinanza ai clandestini, né parliamo di Ius soli. Parliamo dei figli di ucraini fuggiti dalla guerra o di chi lavora regolarmente dopo essere arrivato, magari con il decreto flussi. Tajani allontana le voci su un avvicinamento politico di FI all'opposizione. "Nessun inciucio col Pd, nessun tradimento. Ma se il Pd si dice d’accordo con me, non posso essere io a cambiare idea. I sondaggi dicono che gli italiani sono a favore dello Ius scholae. Detto ciò, c’è tempo. Prima ne voglio parlare con i gruppi di FI. E sarebbe un’iniziativa dei nostri parlamentari, non del governo".