Politica
Vendola e le pupille della Meloni: bodyshaming sulla rete pubblica
Un vero e proprio bodyshaming di quelli per cui la sinistra si indignerebbe e ne farebbe un caso nazionale
Vendola e le pupille della Meloni
E così Nichi Vendola è ricicciato nel pupazzaio mediatico con una comparsata a Un giorno da pecora su Rai Radiouno con un incipit scioccante su Giorgia Meloni: «Mi inquietava nella fisionomia a causa della sua predisposizione all’attacco che aveva nella postura delle pupille». E poi ancora: «Avevi la sensazione che quelle pupille fossero pronte a venirti addosso e morderti». Un vero e proprio bodyshaming di quelli per cui la sinistra si indignerebbe e ne farebbe un caso nazionale. Chissà cosa ha da dire ad esempio Laura Boldrini paladina, specializzata in queste battaglie. Purtroppo tace tatticamente e si strugge invece strategicamente. Ma questo è un altro discorso.
Quello del novello oculista è stato un attacco volgare e sconcertante che rimanda ad una visione acida dell’esistenza che il vecchio Nichi, con una condanna in primo grado per concussione per il caso Ilva nell’ambito dell’inchiesta “Ambiente svenduto” come riporta il Secolo d’Italia, avrebbe fatto meglio ad evitare anche perché riapre tutta una polemica sull’atteggiamento dei gay nei confronti delle donne che mentre il mondo è sull’orlo di una possibile guerra mondiale e in una pandemia non ancora conclusa non è proprio ai primi posti dell’interesse pubblico.
L’uscita è veramente una negazione degli ideali tradizionali del fazioso buonismo faziano, scusate il giorno di parole peraltro voluto. Attacco sull’aspetto fisico dell’avversario, cattiveria gratuita, una visione acida e triste dell’esistenza che fa pensare come il vecchio “compagno” Vendola stia invecchiando male e come sia costretto a mezzucci come questo per riconquistare qualche brandello di visibilità mediatica.
E se questa sorta di “acido ialuronico” mediatico può forse servire ad addolcire l’acidità perenne di questo dinosauro della politica ben venga, che le feste di Natale si avvicinano ed anche per lui è il momento della cristiana comprensione. Ma ci si ponga una domanda su chi ha governato l’Italia negli scorsi anni e quanta finta retorica c’era dietro i sermoni buonisti ed ecologisti che ci propinava lui e gente come lui.
Senza contare che la condanna è arrivata proprio per la vicenda Ilva e cioè una vicenda ecologica che ha visto esiti drammatici proprio in Puglia. Ora l’età e la lontananza dal potere stanno crudamente svelando tutto il palco dell’ipocrisia che si celava dietro all’apparenza. Speriamo almeno che suo marito gli faccia notare queste contraddizioni. E poi Vendola ha voluto, perfidamente dare anche un abbraccio letale ai candidati delle primarie Pd: “Ho stima e affetto per Elly Schlein, stima per Bonaccini e De Micheli “, il che significa fargli perdere immediatamente un bel po’ di consenso.