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Anche a Manfredonia il Consiglio Comunale è stato sciolto per mafia
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministero dell’Interno, ha deliberato lo scioglimento del Consiglio Comunale di Manfredonia (Fg).
I moschettieri, in fedele chiave dumasiana, diventano quattro anche in Capitanata - Provincia di Foggia e, dopo Monte Sant’Angelo (2015), Mattinata (2018) e Cerignola (2019 - una settimana fa), è la volta di Manfredonia a vedere sciolto “per mafia”, dal Consiglio dei Ministri, il proprio Consiglio Comunale, già decaduto peraltro dopo le dimissioni del sindaco, Angelo Riccardi, della primavera scorsa.
Anche in questo caso la nota di Palazzo Chigi recita: “Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, a seguito di accertati condizionamenti da parte delle locali organizzazioni criminali, a norma dell’articolo 143 del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali (decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267), ha deliberato l’affidamento, per diciotto mesi, dell’amministrazione del Comune di Manfredonia (Foggia), già sciolto lo scorso 21 maggio 2019 a seguito delle dimissioni del sindaco, a una commissione di gestione straordinaria”.
La decisione governativa per Manfredonia, una delle città più importanti della provincia di Foggia, circa 60mila abitanti e un peso rilevante nel mondo economico dell’intera Capitanata, era per certi versi attesa. Una sorta di destino segnato, anche alla luce di quanto deciso dallo stesso CdM pochi giorni fa a proposito di Cerignola. Probabile, a questo punto, che nel mirino ci siano ancora altri comuni della stessa area.
E’ quanto segnala il comparto informatico e di ricerca della cooperativa Radici Future Produzioni, che ha lavorato all’individuazione di variabili qualitative e quantitative alla base dell’infiltrazione criminale organizzata. Si chiama Cri.Pre (Criminal Prediction) l’algoritmo del programma, che aveva già riconosciuto Cerignola e Manfredonia come presidi meritevoli di “adeguata attenzione”.
“Il sistema riconosce non soltanto tutti i Comuni sciolti - spiega il presidente di Radici Future, Leonardo Palmisano - ma anche quei Comuni dove potrebbe esservi una presenza mafiosa di peso. Grazie alla taratura delle variabili, abbiamo scoperto, per esempio, che la natalità esagerata dei temporary stores e dei bar è più determinante della presenza di centri scommesse legali. Evidentemente perché dietro un apparente dinamismo economico (forti aperture di locali commerciali di un certo tipo) si nasconde il fenomeno del riciclaggio”.
Pertanto, a distanza di un semestre di lavoro da parte della Commissione d’accesso agli atti, il CdM ha optato per la decisione più drastica, sulla scorta della Relazione Prefettizia, nella quale sarebbero evidenziate infiltrazioni criminali in grado di condizionare la macchina amministrativa.
Amaro il commento del vicepresidente del Consiglio regionale, Giandiego Gatta di Forza Italia: “Il dolore supera lo sdegno: lo scioglimento per mafia del Comune di Manfredonia è un fatto che scuote drammaticamente la mia comunità. Da politico, posso immaginare la spaccatura logico-razionale tra l’elettorato e la politica, quando quest’ultima viene meno agli impegni assunti; ma l’infiltrazione mafiosa nell’ente pubblico, quando accertata, è un tradimento della coscienza collettiva".
"Tutto questo provoca, in chi ama sinceramente la propria terra e la propria gente - prosegue Gatta - una serie di sentimenti. Al di lá della necessità di leggere la relazione per capire, potrei gioire perché ciò mette la parola “fine” ad una classe politica che ha spento la città in tutti questi anni. Ma da manfredoniano provo dolore, perché la nostra è una comunità fatta di persone semplici, vere, generose, solari, che non meritavano di essere soffocati da tutto questo".
"Perde Manfredonia, perdiamo tutti, nessuno escluso. Pur nella mortificazione del nostro essere “comunità” - conclude Gatta - dobbiamo ritrovare l'orgoglio della nostra appartenenza ad un destino comune e procedere, senza indugi, alla ricostruzione della nostra città. Dobbiamo farlo con una classe dirigente responsabile e competente, che abbia a cuore il bene comune e la difesa del nostro orgoglio identitario, oggi seriamente compromesso. Auguri Manfredonia!"
/gelormini@affaritaliani.it)
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Pubblicato sul tema: Cerignola, il CdM scioglie il Consiglio Comunale per infiltrazioni mafiose