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Autonomia differenziata, Capone e CGIL: 'Processo largo e partecipato'

La presidente del Consiglio regionale Puglia, Loredana Capone, all’incontro su Autunomia differenziata promosso, a Brindisi, da Camera del Lavoro e CGIL Puglia.

La presidente del Consiglio regionale Puglia, Loredana Capone, ha partecipato all’incontro “Equità territoriale: dal Pnrr all’auotnomia differenziata. Un Paese diseguale” promosso, a Brindisi, da Camera del Lavoro e Cgil Puglia.

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“Il ministro Calderoli ha detto di voler venire in Puglia. Sarà il benvenuto: dovrà spiegare alle cittadine e i cittadini pugliesi perché devono continuare ad avere meno servizi degli altri cittadini italiani. Perché questo accadrà se dovesse essere mantenuto il criterio della spesa storica, se prima di pensare a differenziare non ci si impegnerà a rendere veramente unita l’Italia e tutti i cittadini sul piano dei diritti”.

“I Pugliesi non hanno meno diritti di altri di altre regioni - ha proseguito la Presidente - che, invece, a parità di popolazione, ricevono più trasferimenti da parte dello Stato: sulla spesa sanitaria per esempio. E questo vuol dire meno servizi, meno medici, meno personale sanitario, vuol dire obbligare i cittadini del sud ad andare al nord per potersi curare. Vogliamo davvero rafforzare queste disuguaglianze? Io penso, invece, che dobbiamo lavorare per l’Unità nazionale e che la priorità, e lo dice anche l’Europa quando per ridurre i divari trasferisce all’Italia 209 miliardi di euro per il Pnrr, non è garantire un’autonomia differenziata ma garantire a tutti gli stessi diritti”.

“Ringrazio le forze sociali, la Cgil - ha sottolineato Loredana Capone - per la partecipazione e per il grande coinvolgimento, perché questa è una battaglia di tutti: del popolo, dei Consigli regionali, del Parlamento. Non può essere il Consiglio dei Ministri a decidere da solo le sorti dell’intero Paese. Noi non siamo contro il federalismo ma dobbiamo essere chiari: non può esserci alcuna autonomia se prima non si interviene sui livelli essenziali delle prestazioni (Lep), così da tutelare i cittadini di tutta italia, e sul fondo di perequazione, per garantire la risalita delle regioni del sud, per garantire, come dice l’art. 119 (“La legge dello Stato istituisce un fondo perequativo, senza vincoli di destinazione, per i territori con minore capacità fiscale per abitante”) gli stessi diritti a tutte e tutti. Non resteremo a guardare”.

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Tra i relatori: la vice segretaria generale della Cgil, Gianna Fracassi, i segretari della confederazione regionale, Pino Gesmundo, e della Cgil brindisina, Antonio Macchia, l’economista Gianfranco Viesti, il direttore generale della Svimez, Luca Bianchi, il presidente di Aeroporti di Puglia, Antonio Vasile.

(gelormini@gmail.com)

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Pubblicato sul tema: Autonomia differenziata, Fitto: 'La Riforma serve a dare equità'