Bari, Forum Bambini e Mass Media
'Formare al coraggio della verità'
Grande successo per il Forum Bambini e Mass Media a Bari
Sala consiliare del Palazzo della Città Metropolitana di Bari stracolma di ragazzi e difficoltà per i giornalisti accorsi, anche per acquisire crediti formativi, di trovare posto per il Forum Bambini e Mass Media promosso dall'UCSI Puglia in collaborazione con il CoReCom Puglia e l’Ufficio del Garante dei Minori della Regione Puglia, e gestito dal Circolo delle Comunicazioni Sociali “Vito Maurogiovanni". Tanto che è stato necessario allestire una seconda sala in collegamento diretto con grande schermo.
Attenzione massima e partecipazione attiva da parte dei giovani, anzi giovanissimi, studenti nonostante qualche eccesso retorico da parte di qualche relatore. E domande finali di inaspettata profondità, testimonianza e dimostrazione di pieno recepimento da parte di tutti dei messaggi. Con proposte anche stimolanti, provocatorie e innovative: come quelle fatte con ironia, immaginando la creazione di un "indice di sgradimento", con tanto di cartellone illustrato con istruzioni.
"Occorre educare i bambini, e con loro gli adulti, al coraggio della verità disinteressata", è un po' la sintesi a fine giornata, "Esattamente il contrario di ciò che ha fatto finora e continua a fare il sistema massmediale, che forma alla menzogna e all'interesse".
"E' con questa convinzione e questo auspicio - sottolineano gli organizzatori - che il Forum Bambini e Mass Media insiste nella promozione di una "rivoluzione culturale", che sappia porre al centro di ogni forma di comunicazione la persona, assolutamente prima delle regole del mercato. Ancor prima di essere e di considerarci consumatori, impegnati nella difesa dei propri interessi, è necessario che tutti, uno per uno, e l'intero sistema massmediale ci si convinca che alla base c'è una moltitudine di persone, ognuna diversa, per formazione, educazione, identità, cultura, sensibilità, condizionamenti e paure. E che ogni persona merita di essere rispettata e non considerata "target" di un messaggio che anteponga lo scopo del "vendere" alla relazione".
"Relazione vuol dire confronto - è uno degli altri temi emersi dagli interventi - nonché crescita culturale e sociale, ma anche personale e comunitaria, condivisione culturale, conoscenza dei limiti, dei condizionamenti e della manipolazione". La seconda assemblea nazionale del Forum Bambini e Mass Media ha ribadito l'importanza del rispetto delle leggi in materia pubblicitaria, soprattutto impedendo l'affollamento pubblicitario e obbligando alla riconoscibilità della pubblicità, che deve essere nettamente distinta dai contenuti editoriali".
Altro aspetto emerso daI dibattito e dalla tavola rotonda a tema, quello dei bambini in particolare, che fino all'età dei tre anni vanno totalmente salvaguardati e difesi dall'invadenza televisiva, e della pubblicità nei programmi a loro dedicati, perché possono interferire negativamente con lo sviluppo del linguaggio e dell'intelligenza senso-motoria propria delle prime fasi dello sviluppo.
"I ragazzi vanno educati a decodificare la pubblicità e i suoi fini", è più volte ripetuto, per essere protagonisti delle proprie scelte, attraverso il pensiero e la ragione e non lasciati succubi dell'automatismo decisionale, tipico del consumatore, basato sulla sola emozionalità".
Ragazzi e ragazze sono perfettamente capaci di distinguere il bene dal male, ciò che serve dall'inutile, ciò che è positivo da ciò che è negativo, se educati ad interrogarsi, a non fidarsi solo degli stimoli visivi e uditivi, ad esercitare la critica della realtà.
Per questo il Forum Bambini e Mass Media conferma la scelta di chiamare tutti al confronto e all'impegno su questi temi, per cambiare cultura e linguaggio, così come espresso nel sogno della Lettera di Bari rivolta a ragazzi ed adulti, agli operatori della comunicazione, agli educatori, alle imprese, alle istituzioni governative, territoriali, economiche, scolastiche, culturali e sociali.
Con un appello particolare, rivolto al mondo accademico ed universitario, perché è necessario studiare ed approfondire i temi che legano le neuroscienze alla pubblicità, ancora oggetto di pochi ed autonomi studi scientifici slegati dal "mercato".
Il percorso del Forum di Bari continua. Le 16 scuole che hanno aderito saranno ora sollecitate dall'assessorato alle politiche giovanili del Comune di Bari, nello sviluppare laboratori sul tema provocatorio "Salviamo i bambini dalla pubblicità". I ragazzi saranno chiamati ad esprimersi con libertà e creatività per essere loro stessi motore di un cambiamento etico della nostra società.
(gelormini@affaritaliani.it)