Bat, Spina dimissionario in Provincia. Emiliano: “Pd non ostaggio di minoranza”
Bari – Francesco Spina pronto a lasciare lo scranno più alto della Provincia Bat. Eletto in quota al centrodestra, poco più di un anno fa, il già coordinatore Udc si presenterà dimissionario davanti all’assise per “affrontare in modo congiunto ed approfondito la situazione politica del contesto provinciale”. Ovvero, far presente all’assemblea la sua volontà di traslocare nel Partito Democratico, sotto l’occhio vigile di Michele Emiliano: “Dopo una riunione di maggioranza, convocata d'urgenza dal Presidente, i sottoscritti Consiglieri provinciali di maggioranza hanno rimesso nelle mani del Presidente le proprie deleghe”, fanno sapere dal centrodestra Luigi Antonucci, Antonia Spina, Giuseppe Corrado, Sabino Miccoli, Raffaele Rutigliano e Benedetto Silvestri Vigilante.
Ed è solo l’ultimo dei colpi di scena in corso. Alle barricate di un big come Francesco Boccia, parlamentare Pd fermo contro la “degenerazione politica” della “destra in massa nel Pd” e sull’opposizione all’Amministrazione Spina a Palazzo di Città, il segretario regionale Emiliano ha risposto con il commissariamento del circolo di Bisceglie. Affidando la guida del tesseramento al barese Domenico De Santis. Dal canto suo, intanto, il numero uno di Lungomare Nazario Sauro lancia più di un segnale sulla strada da seguire: “Il partito non può essere sequestrato da una minoranza. Il primo cittadino va avanti in questa sperimentazione politica civica che non ha niente a che vedere con il centrodestra, anzi è un’amministrazione civica frutto di una guerra terribile con il centrodestra”, ripete in tv in queste ore il Governatore, delle cui liste Spina era stato coordinatore alle scorse Regionali.
Posizione che gli è valsa il fuoco di fila, tanto dei vendoliani di Nico Bavaro, quanto di una parte degli stessi dem: “Non sappiamo che genere di patti e prebende Emiliano avesse stabilito con le parti storicamente avverse alla politica del Pd ma, qualsiasi siano, lo faccia senza coinvolgere il suo partito”, punge Gianni Nagliari del direttivo provinciale. “Nel caso lo ravvisasse ha tutta l'autorità ed il prestigio di fondarsi un partito personale seguendo l'esempio dell'On.le Fitto, magari accavallandosi agli imperdibili amici del centrodestra”, sferra il vicesegretario del Pd biscegliese.
Basterà che Spina smetta la fascia blu da Presidente Bat per quietare gli animi e rimettere le cose a posto? Evidentemente no, stando alle dichiarazioni degli azzurri: “Le preannunciate dimissioni sono valide solo se presentate al protocollo in forma irrevocabile. Non esistono nel nostro ordinamento né deleghe consegnate nelle mani di chicchessia né dimissioni vocali, discusse in un dibattito consiliare senza essere protocollate”, prova a inchiodarlo Luigi de Mucci dalla segreteria FI della Bat, dando mandato all’andriese Nicola Giorgino di coordinare i sindaci della provincia. E se quest’ultimo chiosa ad Affari con un laconico “Non mi stupisco, a Spina auguro buon lavoro”, il cerino resta tra le mani di Michele Emiliano: “Siamo molto attenti alla questione morale. E poi anche noi abbiamo Sel che è rimasta all'opposizione di alcune nostre amministrazioni del Pd. O Ncd, con il governo nazionale e qui all'opposizione. Ogni livello di governo ha la sua autonomia”, rassicura. A buon intenditor...
(a.bucci1@libero.it)
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