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Caos dichiarazioni dei redditi per
le 300.000 partite IVA pugliesi

Il Garante del Contribuente per la Puglia condivide le critiche agli ISA degli Ordini dei Commercialisti di Bari, Brindisi, Foggia, Taranto e Trani.

Il Garante del Contribuente per la Puglia ha accolto le richieste di intervento pervenute dagli Ordini dei Commercialisti di Bari, Brindisi, Foggia, Taranto e Trani in merito agli ISA, gli indici sintetici di affidabilità che, dal periodo di imposta 2018, sostituiscono gli ‘studi di settore’ per la verifica di congruità delle dichiarazioni dei redditi delle partite iva (oltre 300.000 in Puglia tra ditte individuali, professionisti e società).

elbano de nuccio

In una comunicazione al Ministero dell’Economia, il Garante ha confermato di condividere le preoccupazioni dei cinque Ordini pugliesi, che hanno segnalato enormi criticità e difficoltà applicative degli ISA che rischiano di compromettere la congruità delle dichiarazioni dei redditi da presentarsi entro il prossimo 30 settembre. 

“Il Garante - ha confermato Elbano de Nuccio, presidente dell’Ordine dei commercialisti e degli Esperti Contabili di Bari oltre che coordinatore della federazione dei sei Ordini pugliesi - ha anche rappresentato al Ministero il pregiudizio subito dai contribuenti, a causa della presenza di obblighi dichiarativi per i quali sono imposti illegittimamente tempi non adeguati e sistemi non idonei, in contrasto con lo Statuto del Contribuente”.

isa 2019

“Lo stesso Garante - ha aggiunto de Nuccio - ha anche invitato il Ministero a intervenire con provvedimenti correttivi per evitare le difficoltà denunciate piuttosto che continuare ad apportare modifiche sempre peggiorative. Un messaggio chiaro e forte per sollecitare il Ministero a disapplicare gli ISA per la dichiarazione 2018, una decisione che auspichiamo da tempo considerate le tante anomalie emerse e le insidie per i contribuenti”.

Sul tema sono intervenuti anche i politici. Gianni Liviano, consigliere regionale, a proposito della protesta dei commercialisti ha messo l'accento sulle tre richieste espresse dalla categoria: la disapplicazione degli Isa, gli indici sintetici di affidabilità fiscale per il 2018 che hanno sostituito gli studi di settore, o quanto meno la loro applicazione facoltativa; il rispetto dello Statuto del contribuente; la consultazione della categoria nella formulazione di norme e procedure che la riguardano.

Scuola Liviano

"Da commercialista qual sono - ha detto in una nota Liviano - sento di esprimere vicinanza e solidarietà all'Ordine nazionale e provinciale dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili impegnati, con le sigle sindacali di categoria, nella protesta che sfocerà nello sciopero previsto per il 30 settembre e il primo ottobre, giorni in cui i professionisti non invieranno i modelli F24 degli iscritti al Consiglio nazionale e non prenderanno parte alle udienze, dal 29 settembre al 7 ottobre, presso le commissioni tributarie provinciali e regionali".

isa commercialisti

"Per quanto riguarda gli Isa - ha spiegato Liviano - già da diversi mesi "come commercialisti, attraverso i nostri Ordini, abbiamo fatto presente le numerose difficoltà operative del software appositamente predisposto per calcolarli. Tutto ciò - ha concluso Liviano - potrebbe comportare gravissime conseguenze per le imprese. Il ricorso a questa forma di protesta, si è resa necessaria per dare un segnale estremo e tangibile di un malessere che incide, ormai, da troppo tempo".

Marmo FI

Anche Nicola Marmo, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, ha fatto sentire la propria voce sull'argomento: “Esprimo la mia solidarietà a tutti i commercialisti pugliesi che aderiranno allo sciopero previsto per il 30 settembre e il primo ottobre, giorni in cui i professionisti non invieranno i modelli F24 degli iscritti al Consiglio nazionale e non prenderanno parte alle udienze, dal 29 settembre al 7 ottobre, presso le commissioni tributarie provinciali e regionali. Garantiranno, tuttavia, le prestazioni indispensabili".

ISA

"Alla base della protesa - ha sottolineato Marmo - c’è la mancanza di azioni reali da parte della politica nazionale, per frenare e affrontare la perdurante situazione di caos, senza mantenere la promessa di riorganizzare gli adempimenti. E formulano una richiesta legittima, precisa e di buonsenso: la disapplicazione degli Isa (Indici sintetici di affidabilità) per il 2018, la sistematica consultazione della categoria nella formulazione delle norme del settore, una concreta semplificazione degli adempimenti ed il rispetto dello Statuto del Contribuente”.

(gelormini@affaritaliani.it)

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Pubblicato sul tema: FdL commercialisti a convegno su dichiarazioni redditi e ISA