Capitanata: la Mafia come l'Isis
Esplosivo alla Villa di Faragola
Distrutto ad Ascoli Satriano (Fg) lo scavo archeologico di Villa Faragola, la villa romana dove furono rinvenuti i famosi Grifoni
Uno scempio. Lo sfregio violento e volgare verso una delle realtà più belle di Puglia e della Capitanata. Quando "l'Isis" è tra di noi! Delinquenti o vandali hanno incendiato il parco archeologico della villa romana di Faragola Puglia ad Ascoli Satriano (Fg), la stessa dove furono rinvenuti i famosi "Grifoni".
"Mi giungono notizie sconfortanti", commenta da Kuala Lumpur (Malesia) Giuliano Volpe, "Mosaici danneggiati irrimediabilmente, marmi cotti, calcinati per il calore, strutture murarie distrutte! E' la fine. L'oscillum decorato con la figura di danzatrice presente nello stibadium asportato, rubato. Soprattutto sembra un intervento programmato, ben studiato, fatto da persone esperte, hanno fatto in modo che tutto fosse distrutto in maniera sistematica".
"Restano ormai - prosegue amareggiato Volpe - solo, oltre ai pochi oggetti portati al museo (la statua di bambino cacciatore, i tre pannelli in opus sectile per fortuna asportati per essere restaurati) e ai materiali nei nostri laboratori, i nostri studi, le foto, i video, i disegni, la nostra memoria e la passione per un sito straordinario". Giuliano Volpe è l'archeologo che avviò e guidò i primi scavi di Villa Faragola, oltre ad essere protagonista del recupero dei Grifoni dagli Stati Uniti, nonchè Presidente del Consiglio Superiore Beni Culturali e Paesaggistici del MIBACT.
Il suo sigillo su Twitter: "I longobardi non avevano distrutto la villa di #Faragola, le avevano dato nuova vita e nuove funzioni. I nuovi barbari l'hanno incendiata!"
"Incendio doloso degli scavi archeologici di Villa Faragola", dichiara il sindaco Vincenzo Sarcone, che poi si chiede: "Vi era un interesse o è un atto intimidatorio? Spero che i responsabili vengano al più presto assicurati alla giustizia".
"Hanno incendiato anche il container di servizio - aggiunge il Sindaco - sono persino visibili le macchie di gasolio a terra sulla breccia".
Sconvolgentil contrasto tra le immagini suggestive dei lavori, durante gli scavi, e quelle angoscianti di queste ore dopo l'incusrsione devastante dei vandali.
“Non possiamo che provare rabbia e sconforto per un evento che colpisce un fiore all’occhiello della Capitanata come l’incendio del sito archeologico di Faragola", dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale, Giandiego Gatta, "Tuttavia, bisogna constatare che l’evento sia stato possibile anche per l’assenza di controlli e di gestione del sito, di cui si attendeva la ripresa dei lavori per il completamento delle opere necessarie".
"Confidiamo nella Magistratura - aggiunge Gatta - affinché gli eventuali responsabili del gesto sciagurato vengano assicurati alla giustizia. Nel contempo, però, ritengo opportuno affrontare la questione anche in sede di Commissione regionale di studio e di inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata, perché potremmo, in una fase di dialogo e confronto con tutti gli operatori del settore, dedurre importanti spunti per garantire la sicurezza anche in inestimabili realtà culturali”.
(gelormini@affaritaliani.it)
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Pubblicato sul tema: Incendio doloso Villa Faragola: i commenti di E. Gentile, L. Capone, R. Barone