Ennio Morricone, 91 squilli d'emozione al rintocco fatale
I 91 squilli di tromba coincidono col rintocco di campane per un immenso compositore e autore delle più famose colonne sonore cinematografiche: Ennio Morricone
Il mondo del cinema si stringe in un universale abbraccio e piange la morte di Ennio Morricone, che al 91esimo squillo di tromba ha fatto coincidere il rintocco di campane, come nei suoi migliori commenti musicali ai capolavori di Sergio Leone. Per celebrarlo, ripropongo il pezzo pubblicato in occasione dei suoi 90anni. Anche se la sua musica, stratosferica e immortale, continuerà a tener "vive" le nostre emozioni e il suo ricordo indelebile. (ag)
Mai il cinema si era riconosciuto così tanto in un musicista e ciononostante mai Oscar fu a suo tempo più sudato, intimamente desiderato, indiscutibilmente meritato, e unanimemente auspicato di quello assegnato alla carriera di Ennio Morricone.
Incredibile, ma furono necessarie oltre trecento colonne sonore e altrettanti film, alcuni dei quali devono la loro fortuna soprattutto alla trama musicale che li accompagnava, per far maturare il primo riconoscimento dell’ambita statuetta (2007) al compositore italiano più amato nel mondo del cinema e dagli spettatori di ogni sala di proiezione. La seconda arriverà nel 2016 per le partiture del film di Quentin Tarantino "The Hateful Eight".
Squillo di trombe - per celebrare lo strumento a lui più caro - e per augurare felice 90esimo compleanno all'autore dei temi musicali più suggestivi, che meglio hanno accompagnato le emozioni di ogni generazione cinematografica. Anche il Bif&st 2019 gli dedicherà una retrospettiva di ben 44 film da lui musicati, scelti fra i 523 titoli della sua immensa filmografia.
Semplici e facili d'ascolto i ritornelli delle colonne sonore per i western all’italiana di Sergio Leone, vere e proprie colonne d’Ercole per il successo senza tempo e senza confini del regista romano.
Intriganti e decisamente più articolati i commenti musicali a capolavori come “La battaglia di Algeri”, con Gillo Pontecorvo, coautore delle musiche oltre che regista d’avanguardia, “Sacco e Vanzetti”, e lo stratosferico successo di Joan Beats, e poi "C’era una volta in America”, “Nuovo Cinema Paradiso” e “La leggenda del pianista sull’Oceano”, i veri e propri concerti sinfonici cinematografici del maestro Morricone.
O ancora il magnifico e suggestivo sottofondo al kolossal televisivo “Marco Polo” e la struggente colonna sonora del film, col giovane gesuita-Robert De Niro, celato in questo acrostico.
Note spontanee per la poliedricità armonica e tematica di Ennio Morricone, che viene messa veramente a dura prova con altri due registi, guarda caso entrambi allevati dal “nume” Sergio Leone, dando vita a rari esempi di fusion tra sceneggiatura e colonna sonora, per fissare degli affreschi cinematografici di scuola classica-popolare con Bernardo Bertolucci - e il suo “Novecento”- e di influenza meta-contemporanea con la trilogia degli animali di Dario Argento. Dove le tecniche innovative, per suscitare tensione emotiva nel pubblico, vengono esaltate in thriller-horror come “L’uccello dalle piume di cristallo”, “Il gatto a nove code” e l’indimenticabile “Quattro mosche di velluto grigio”.
(gelormini@gmail.com)
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Pubblicato sul tema: Ennio Morricone, il Bif&st e i suoi trascorsi a Bari
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