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Ilva, Borraccino (SI): "Basta svendere la salute pubblica per i profitti"
La nota di Mino Borraccino (Sinistra Italiana) sulla vendita dell'Ilva e gli esuberi previsti nei piani di riordino
Il consigliere regionale Mino Borraccino, presidente della II Commissione (Affari Generali e Personale) Regione Puglia, interviene sulla vicenda Ilva e la decisione in corso sulla cordata acquirente: “Sconcertante ciò che sta avvenendo sull’ILVA dopo quasi cinque anni di gestione commissariale dello Stato".

"Lo stabilimento siderurgico svenduto al colosso industriale ArcelorMittal-Mercegaglia", prosegue Borraccino, "con una manovra poco chiara, priva di un piano ambientale, che possa rassicurare dal punto di vista sanitario i lavoratori e i cittadini. A sei anni dalla concessione dell’AIA si parla di dover attendere il 2023 per la messa a norma degli impianti. Tutto ciò è davvero sconcertante, poichè si ignorano totalmente i dati drammatici dei danni sanitari rilevati in provincia di Taranto".
"Non è stata elaborata nessuna proposta progettuale - precisa il consigliere regionale - per individuare nuove tecnologie idonee a rendere praticabile la strada della compatibilità della produzione dell’industria con la sostenibilità ambientale. Non si conosce il Piano industriale e quindi le ricadute sul piano occupazionale, per cui siamo preoccupati per gli oltre 6000 lavoratori che rischiano il loro posto di lavoro, e a prescindere da quale tipo di ammortizzatore sociale si vorrà utilizzare per loro, questo è un fatto gravissimo e rischioso per il futuro di quelle famiglie e della intera azienda".

"A Taranto - aggiunge ancora borraccino - si sta perpetrando un atroce fallimento delle politiche liberiste con la svendita del patrimonio pubblico ai privati, con la svendita della salute pubblica per i profitti. E’ il momento di agire, Taranto non può più aspettare, occorre fare delle scelte serie, proiettate verso la tutela dell’ambiente, verso la tutela dei lavoratori".
"Sinistra Italiana invoca a voce alta la nazionalizzazione dello stabilimento più grande d’Italia, perchè il Governo deve assumersi finalmente e definitivamente le responsabilità che la nostra Costituzione gli impone. Solo lui può garantire ciò di cui Taranto ha bisogno in questo momento. Diciamo basta giocare sulla pelle dei cittadini, basta giocare sulla pelle di 6000 lavoratori. Sinistra Italiana si batterà con tutte le forze contro questo scempio che sta riducendo il lavoro e la salute ai minimi termini".
"Occorre mettere in atto tutto quello che serve - conclude il consigliere di Sinistra Italiana - per ammodernare gli impianti, bonificare l’ambiente, tutelare la salute pubblica, smuovere l’ economia, garantire occupazione. Tutto ciò per il futuro di Taranto, ma anche dell’intera nazione”.
(gelormini@affaritaliani.it)
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Pubblicato sul tema: Ilva, Commissari in Consiglio Reg. Allarme sindacati: 5.800 esuberi