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Ilva, Parlamento Europeo: 'Rischi salute restano a livelli non tollerabili'

Censura pesante da Bruxelles per l'Ilva. Secondo la relazione appena approvata, sulla missione conoscitiva a Taranto effettuata lo scorso 18 e 19 luglio da una delegazione della commissione PETI (petizioni) per incontrare i vertici dell'ILVA e dell'ENI e visitare gli impianti, anche qualora le suddette aziende applicassero tutte le misure preventive previste dalla legge, i rischi per la salute dei residenti nelle zone limitrofe rimarrebbero a livelli non accettabili.

unione europea
 

Secondo i deputati, non ci sarebbero le condizioni necessarie per permettere un incremento della produzione a più di 8.5 milioni di tonnellate annue, così come proposto dall'azienda. Contrariamente, si raccomanda un limite produttivo di 6 milioni di tonnellate, limite che dovrebbe rimanere in vigore fino a che l'azienda non metterà in atto tutte le misure precauzionali per prevenire i danni ambientali.

Nel testo si sottolinea poi come l’ILVA non abbia rispettato gli obblighi ambientali né le scadenze imposte dal governo Italiano, per ridurre l’impatto sul territorio, ad esempio non adottando le misure necessarie per proteggere la salute dei cittadini, come la copertura dei parchi minerali.

ilva
 

I deputati hanno più volte denunciato come i dati esposti dai dirigenti dell'ILVA e dell'ENI siano stati spesso in contrasto con quelli presentati da cittadini firmatari della petizione, oltre alla poca trasparenza degli organi nazionali e locali, responsabili dei controlli per la salute pubblica e l'ambiente.

"Spetterebbe proprio a tali organi e ai dirigenti dell’ILVA e dell’ENI - sostengono a Bruxelles - il dovere di rinstaurare la fiducia dei cittadini nei loro piani ambientali e nei loro progetti industriali e promuovere un dialogo per coinvolgerli in tutte le decisioni che riguarderanno la loro qualità di vita. Il testo è stato approvato con 25 voti favorevoli e 2 contrari. 

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Durante la missione a Taranto i deputati europei avevano incontrato esperti dell'ASL di Taranto e hanno riconosciuto una correlazione tra le attività dell'ILVA e alcune gravi patologie tumorali, cardiovascolari e respiratorie, che colpiscono i residenti della città, in percentuale maggiore rispetto al resto della regione. Particolarmente anomali sono i dati dei giovani colpiti da deficit neuro-cognitivi e dei lavoratori dell'azienda deceduti per mesotelioma pleurico, un tipo di tumore che nella città presenta un'incidenza 4 o 5 volte superiore all'attesa.

La delegazione aveva inoltre incontrato alcuni dei firmatari della petizione all’origine della missione conoscitiva e visitato i quartieri limitrofi, constatando sia il peggioramento della qualità dell'aria nei giorni ventosi, sia la condizione di “prigionieri in casa”, più volte denunciata dai cittadini stessi.

(gelormini@affaritaliani.it)

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Pubblicato sul tema: Ilva, Emiliano torna alla carica 'Se ne occupi il nuovo Governo'

                                    Taranto, la polvere 'tombale' (di Mauro Pulpito)

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ilva parlamento europeo rischi salute livelli tollerabili intollerabili taranto deputati








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