Introna plaude al Procuratore Greco
'La decarbonizzazione prende corpo'
Il fronte pro-decarbonizzazione si allarga, Emiliano presenta il porogetto in V Commissione Bilancio a Miontecitorio
Con il presidente, Barbara Valenzano direttore dipartimento Infrastrutture e Ambiente, e il capo di Gabinetto Claudio Stefanazzi. Emiliano, concentrando la sua attenzione sul caso Ilva ha ricordato, in apertura di intervento, che la Regione Puglia ha impugnato l’ultimo decreto Ilva dinanzi alla Corte Costituzionale.
Inoltre ha ribadito che la Regione Puglia, grazie al lavoro dei suoi tecnici, ha realizzato una proposta di decarbonizzazione, che riguarda oltre l’acciaieria di Taranto anche la centrale Enel di Cerano, ovvero i due stabilimenti alimentati a carbone più grandi di Europa. Proprio l’utilizzo del carbone determina danni all’ambiente catastrofici collegati a dati epidemiologici fuori scala. Dati registrati dalle perizie agli atti del processo presso la Corte di Appello di Taranto per avvelenamento di sostanze alimentari e disastro ambientale, e contenuti anche negli studi più aggiornati.
“La proposta di decarbonizzazione - ha dichiarato Emiliano - l’abbiamo presentata al Governo, nelle mani dell’allora Presidente del Consiglio, esattamente due anni fa. Ma non abbiamo mai ricevuto risposta. Eppure la nostra proposta ha suscitato l’attenzione dell’OMS, l’Organizzazione mondiale della sanità, e della comunità scientifica internazionale. Abbiamo scoperto che le imprese in grado di produrre acciaio con forni elettrici e impianti a preridotto e gas sono essenzialmente italiane e lavorano in tutto il mondo".
"La decarbonizzazione
“Siccome il decreto interviene anche per facilitare la vendita dell’Ilva - ha aggiunto Emiliano - chiediamo di inserire nella prospettiva dell’ottimizzazione del processo industriale la decarbonizzazione in qualità di BAT, ossia migliore tecnica disponibile per raggiungere il livello più elevato di protezione dell’ambiente. Questo significa far sì che le aziende partecipanti alla procedura di acquisto inseriscano nella loro offerta definitiva la decarbonizzazionequale criterio qualificante.
"Siccome il Governo non considera la decarbonizzazione una BAT ci auguriamo che il Parlamento possa intervenire in tal senso, recependo le indicazioni delle ultime BAT conclusion acciaio. Le BAT non sono una variante discrezionale né per voi né per il Governo, sono norme tecniche obbligatorie per le imprese”
“Ache perché - ha detto Emiliano rivolgendosi ai parlamentari - non potrete promulgare per sempre provvedimenti che riducano il diritto alla salute dei tarantini e dei pugliesi, come è stato fatto sino ad ora. Non lasciatevi ingannare dalle apparenze. La fabbrica oggi inquina di meno solo perché produce la metà rispetto a prima. I dati relativi alle malattie oncologiche e alla mortalità sono fuori scala. Per questo ci accingiamo anche ad avanzare la richiesta di revisione dell’Aia, e vogliamo farlo prima che la procedura di acquisto dell’Ilva si completi. Per rispetto alla Commissione e al Parlamento non abbiamo ancora depositato questa istanza e, in questa sede, la consegniamo in bozza".
"Abbiamo un timore, relativo al faticoso lavoro che la magistratura ha fatto per recuperare le somme per la cosiddetta ambientalizzazione.
"Questo non ve lo potete permettere dal punto di vista storico e politico. E di sicuro non lo permetterà la Regione Puglia. Faremo tutto ciò che è nella nostra legittima possibilità per impedire che ciò accada”.
“Come diceva il dott. Greco, procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Milano, l’utilizzo di una fonte energetica diversa dal carbone è un’ipotesi percorribile. Ricordo che era stata avanzata anche dal precedente commissario Bondi".
“Ho sentito una pressione enorme in questo anno e mezzo. Non vorrei che questa storia del carbone sia così importante per qualcuno non per ragioni scientifiche, ma per ragioni di natura privata che inquinerebbero non solo l’ambiente ma anche la vita pubblica”.
Emiliano ha aggiunto che nel piano di decarbonizzazione è inserito un elemento di grande importanza: “Sulle coste pugliesi sta per arrivare il gasdotto Tap che porterà 20miliardi di metri cubi di gas l’anno. Al di là delle questioni dell’approdo, rimane il fatto che dal punto di vista economico è assolutamente possibile fare un accordo col Consorzio Tap che ha grande desiderio di arrivare in Puglia con il consenso della popolazione".
"È possibile giungere ad un accordo coerente con il piano industriale affinché venga garantita la fornitura di gas allo stesso prezzo di mercato del carbon coke. Potrebbe cosi essere superata anche ogni eccezione economica alla nostra proposta. Anche alla luce degli elevati costi sanitari e ambientali attualmente sopportati dalla Regione Puglia. E comunque ribadisco che una produzione sebbene strategica non può essere letale per la salute pubblica”.
“Su questo tema non ci sarà distrazione da parte dei tarantini e dei pugliesi”.
(gelormini@affaritaliani.it)