La forza autoctona dell’Uva di Troia
s’innesta in Generazione Granito 1956
La promozione del Nero di Troia e l'innesto con Generazione Granito 1956
L’edizione XVII del Convegno sull’Uva di Troia - tenutasi in piazza Episcopio il 17 luglio, in barba alla cabala e a ogni riferimento scaramantico - quest’anno si è incrociata con la celebrazione dei nati nel 1956, dei loro 60anni, nonché delle caratteristiche “parallele” e comuni di solidità, carica identitaria e forza espressiva, abbinate a una buona dose di “asprezze” sentimentali e di “dolcezze” di sorrisi ritrovati.
“1956 - Generazione Granito”: non hanno esitato a definirsi i ragazzi di “Un anno bisesto, altrimenti non sarebbe bastato a contenerci tutti”, come recita la pergamena consegnata a ciascuno di loro - compresi quelli scomparsi prematuramente - dal sindaco di Troia, Leonardo Cavalieri sul presbiterio della Basilica Cattedrale, in occasione delle contestuali festività patronali.
L’evento in parallelo ha visto da un lato la festa per l’anniversario plurale e dall’altro le testimonianze del percorso che il Consorzio Doc del Nero di Troia Tavoliere delle Puglie continua a compiere, per la valorizzazione e la riconoscibilità delle sue diverse declinazioni “in etichetta”.
Ai saluti del sindaco, Leonardo Cavalieri, e del Presidente del Consorzio, Antonio Gargano, dal parterre degli ospiti hanno fatto da sponda una serie di interventi, tutti puntati sull’importanza della divulgazione del Nero prodotto in questo territorio e delle cantine di Capitanata vincitrici, in tutto il mondo, di premi importanti per la riconosciuta qualità del prodotto.
Promozione e sinergie di sistema, per aiutare il Nero di Troia ad imporsi sui mercati nazionali ed internazionali, al centro di quelli del Presidente del settore Agroalimentare della Alleanza delle Cooperative, Giorgio Mercuri, dell’assessore Regionale al Bilancio, Raffaele Piemontese, del Presidente della Camera di Commercio di Foggia, Fabio Porreca e del Presidente di Confcooperative Puglia, Piero Rossi, a cui è toccato tirare le conclusioni.
Il brindisi collettivo che il Consorzio del Nero di Troia ha voluto dedicare, in chiusura, ai “Ragazzi del ‘56”, ha simpaticamente sottolineato l’affinità tra questa “Generazione Granito” e la forza strutturata del vitigno autoctono meridiano più resistente.
Con la sorpresa finale, come una ciliegina sull’immancabile torta, di annoverare nel gruppo il moderatore del Convegno e volto amico del TGR-Rai, Michele Peragine, che ha compiuto i 60anni a fine luglio, per accoglierlo - con rituale foto battesimo - nel club degli apPASSIONATAmente troiani.
L’itinerario di degustazione per i vicoli e le piazze del paese ha registrato oltre 18.000 calici serviti, con più di 5000 presenze di visitatori, provenienti dall’intera regione, e 1200 partecipanti al percorso eno-gastronomico.
Numeri da record che accendono di soddisfazione il commento del Presidente del Consorzio, Antonio Gargano: “Questa è la vittoria di un intero sistema vitivinicolo, che si muove ormai da tempo in maniera compatta, e che sotto il “cappello” del Consorzio si presenta sempre più forte alle grandi vetrine nazionali ed internazionali”.
E proprio sulla prospettiva internazionale si è soffermato Stefano Remigi, che da tempo ha deciso di investire sui terroir pugliesi e sviluppare un’intensa attività di marketing per la promozione del Nero di Troia: “Un vitigno dal futuro lungo, tutto ancora da sviluppare e dalle potenzialità in gran parte ancora inespresse”.
A lui, organizzatore di una versione della Disfida di Barletta riproposta nella contesa di 13 vini francesi sfidanti 13 vini italiani, è stato chiesto di mantenere stretto il legame con la Storia e di dare visibilità all’unico protagonista pugliese della celebre e originale Disfida: il troiano Ettore de Pazzis soprannominato Miale da Troia. Un’opportunità servita sul classico piatto d’argento dalla Storia stessa, per dar lustro “autoctono” al vero padrone di casa dell’evento: il Nero di Troia.
Entusiasmo alle stelle anche per l’Amministratore Delegato del Consorzio, Matteo Cuttano, da sempre promotore e motore dell’appuntamento troiano di mezz’estate: “Felice al limite della commozione nel vedere tanta gente, che festeggia Troia e il suo vino. Ormai un punto di riferimento fra i vini regionali, ma anche una grande e nuova risorsa economica del territorio”.
“Il Consorzio, tra l’altro, si conferma - ha aggiunto Cuttano - catalizzatore di processi d’attrazione per le aree interessate e di promozione del vino, nel quadro di un segmento importante del turismo legato al food & beverage”.
(gelormini@gmail.com)