Legge sulla partecipazione
Accrescere capitale sociale dei territori
Il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha presentato le linee guida della proposta di legge sulla partecipazione popolare. Alla conferenza stampa hanno partecipato la consigliera politica, Titti de Simone, e l’avv. Pierluigi Balducci, che a titolo gratuito, sta offrendo la sua collaborazione sotto l’aspetto giuridico .
Il progetto-fulcro delle Sagre del Programma del governatore, mira a riconoscere la Partecipazione come diritto/dovere soggettivo di ciascun cittadino, garantendo - attraverso strumenti democratici, di contribuire alle decisioni che coinvolgono i territori e le comunità locali.
Il prologo alle linee guida della legge ricorda che le istituzioni regionali rappresentano la comunità, e devono favorire la sua partecipazione alle decisioni pubbliche, secondo i principi costituzionali della democrazia rappresentativa e partecipativa, in modo complementare.
Per cui, si aggiune, al fine di migliorare l’efficienza delle istituzioni pubbliche, la Regione Puglia intende promuovere il confronto con la sua comunità, che è ricca di legami sociali e di relazioni estese, di norme di reciprocità generalizzata, e reti di impegno civico. E vuole farlo approvando la Legge regionale sulla Partecipazione.
L’obiettivo è quello di accrescere il capitale sociale dei territori, come elemento fondamentale per migliorare l’efficienza delle istituzioni pubbliche e promuovere le comunità e le reti di prossimità, quali diffusori di fiducia e principali produttori di capitale sociale di quel territorio.
“E' la migliore approssimazione possibile alla democrazia diretta - ha esordito Emilano - una legge che si coniuga con la democrazia rappresentativa. La legge sulla partecipazione propone il coinvolgimento attivo dei cittadini nelle decisioni politiche, pur riservando al legislatore una "clausola di salvaguardia". “Cioè - ha sottolineato - la democrazia rappresentativa mantiene la possibilità di prendere una decisione diversa: il Consiglio regionale dovrà motivare il perché una legge sia difforme da quella emersa dal dibattito pubblico".
Titti De Simone ha immaginato "Come sarebbe stato diverso affrontare la vicenda del gasdotto Tap, se avessimo avuto uno strumento di questo tipo negli anni scorsi".
E tra le novità della normativa, ha poi elencato il "monitoraggio e la valutazione insieme ai territori, agli amministratori e ai sindaci sull'attuazione del programma; un bilancio sociale di genere; un documento di programmazione che accompagni il tradizionale bilancio costruito in modo partecipato".
La "programmazione strategica delle politiche pubbliche - ha sottolineato De Simone - sarà quella che andrà dai prossimi fondi europei al tema del piano regionale di sviluppo che non si approva più dal 1982". “L’impianto normativo presuppone un processo aperto e, soprattutto, che ci sia un cambiamento anche di carattere culturale – ha proseguito la consigliera del presidente – avvieremo una fase di lavoro importante anche rispetto alla struttura regionale, che sarà protagonista. Questo è un processo che coinvolge tutti, nessuno escluso”.
“L’obiettivo di questa proposta - ha ribadito infine Emiliano - è far partecipare i cittadini e far sì che presentino le proprie idee e le proprie opinioni sulle questioni più rilevanti e per tutte le materie di competenza della Regione Puglia. I partiti, anche quelli più organizzati e presenti sul territorio, spesso non riescono ad assicurare questa possibilità, per questo va garantito alla popolazione un “diritto a partecipare” connesso alle decisioni di particolare importanza. Se, per esempio, bisogna localizzare una grande opera pubblica anche impattante dal punto di vista ambientale, è giusto che la comunità locale abbia la possibilità di conoscere i documenti, far presente il proprio giudizio e presentare eventuali controproposte".
"Questo non è certo un sistema per perdere tempo (i tempi dell’ascolto devono essere rapidi e certi) ma serve a consentire ai cittadini, una volta presa la decisione, che poi questa venga realizzata nei modi previsti senza sprechi, con una spending review automatica e soprattutto sorvegliando che opere e progetti non vengano abbandonati”.
In Italia - è stato detto - solo l’Emilia Romagna e la Toscana hanno già realizzato un percorso analogo.
(gelormini@affaritaliani.it)
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Pubblicato sul tema: Regione Puglia - La legge sulla partecipazione
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