Lite Lezzi-Emiliano: le reazioni e i commenti
Le reazioni e i commenti alla lite in conferenza stampa tra il Ministro per il Sud, Barbara Lezzi, e il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.
Tantissime, come prevedibile, le reazioni e i commenti alla lite in conferenza stampa tra il Ministro per il Sud, Barbara Lezzi, e il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, alla presenza del sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi, e dell'Assessore regionale, Giovanni Giannini.
"Considero inaccettabile il comportamento di un Ministro della Repubblica che, in una sede istituzionale, insulti il Presidente della Regione anche in nome e per conto di un privato cittadino che sta in vacanza", ha letteralmente tuonato (mentre sulla Puglia si abbatteva una tromba con nubifragio) il segretario regionale del Partito democratico della Puglia, Marco Lacarra, "Un comportamento così istituzionalmente anomalo non può trovare giustificazione, neanche nella autonoma e personale iniziativa di Michele Emiliano di cercare improbabili alleanze".
"Tralasciando eventuali responsabilità delle parti coinvolte - aggiunge Lacarra - mi chiedo come mai non si sia fatta sentire la voce della maggioranza e dei consiglieri regionali".
“Anche oggi ci riaggiorniamo domani", ha commentato Erio Congedo, consigliere regionale Fratelli d'Italia, "Fumata nera per un Ministro ed un presidente di Regione che si sono incontrati per discutere di questioni importanti per la Puglia e di cui i cittadini aspettano risposte concrete, ma che hanno ben pensato di buttarla in caciara, litigando ed insultandosi a vicenda, uno dei due addirittura lasciando la conferenza stampa".
"Senza dubbio un siparietto non all'altezza dei ruoli e delle cariche che entrambi rivestono - ha proseguito Congedo - sulla vicenda Tap, come sul resto delle tematiche sensibili per la Puglia, si continua a procedere per slogan, ma la campagna elettorale è finita e per fortuna questo i cittadini lo sanno”.
Mentre Paolo Pagliaro, dell'Ufficio di Presidenza Nazionale Forza Italia, torna a puntare il dito sulla pentastellata salentina: “Il ministro Lezzi ormai ha perso la pazienza, dopo la delusione per la contestazione dell’altro giorno è arrivato il litigio di oggi. Quello che è accaduto con il Governatore Emiliano è uno spettacolo indegno, un teatrino che ha messo in scena la peggior faccia della politica".
"Un litigio tra due persone che a caccia di consensi continuano a raccontare bugie", rincara Pagliaro, "Dov’era Emiliano quando si decideva l’approdo e continuavano i lavori di Tap a San Foca? E ancora, la Lezzi ha ripetuto di voler bloccare l’opera e che queste non sono cose da risolvere con un post su FB: che faccia tosta. Proprio i grillini parlano? Proprio loro che hanno costruito il loro consenso sui social con una continua campagna denigratoria nei confronti degli avversari. Emiliano ha chiesto le dimissioni della Lezzi, suggerirei a entrambi di dimettersi, insieme, per dare spazio a persone capaci con le idee chiare”.
Alza il tiro il Presidente del Gruppo consiliare dei Popolari, Napoleone Cera: “Un ministro della Repubblica dovrebbe avere senso della misura. Purtroppo la ministra Lezzi sta dando dimostrazione di averne poca. Lo si era capito nelle sue presenze televisive, quando incazzata, inizia ad alzare i toni e a non rispondere alle domande scomode. Lo ha replicato anche questa volta, davanti ai giornalisti, puntando l’indice contro il presidente Emiliano, e in generale, contro tutti quei pugliesi che chiedono conto delle promesse elettorali del M5S sul gasdotto".
"Emiliano ha invocato l'intervento del pentastellato Alessandro Di Battista - ha precisato Cera - per condividere una battaglia sull'approdo del gasdotto sulle costa pugliesi, visto che era stata assicurata una soluzione in due settimane. Di settimane ne sono passate tante e l’unica promessa mantenuta sono le intemperanze della ministra Lezzi che abbandono una conferenza stampa e lascia al proprio destino milioni di pugliesi, traditi da un movimento bravo a prendere voti, ma incapace di mantenere le promesse elettorali”.
In sintonia, il presidente de La Puglia con Emiliano, Paolo Pellegrino: “La sceneggiata della ministra Lezzi è inaccettabile. Le istituzioni non possono e non devono trasformarsi in un ring dove vince chi urla, chi sbatte la porta e chi la spara più grossa. Le istituzioni devono risolvere i problemi dei cittadini, soprattutto se a parlare è un ministro della Repubblica Italiana. Allora cara ministra, la prossima volta gradiremmo ascoltare da lei programmi e impegni reali per la Puglia e per tutto il Sud. La campagna elettorale è finita da un pezzo. Più che alle proteste personali pensi alle proposte generali!”.
"Le affermazioni contraddittorie, il duro attacco al Presidente delle Regione Puglia, Michele Emiliano - dichiara Assuntela Messina, senatrice pugliese di Fronte democratico, l'area Pd vicina a Emiliano - con toni e atteggiamenti lontani dal rispetto istituzionale, e al quale rivolgo la mia personale solidarietà, confermano la difficoltà da parte della ministra Barbara Lezzi di trovare risposte adeguate ai problemi urgenti del nostro territorio e soprattutto di essere consequenziali con le promesse fatte in campagna elettorale".
"Si evidenzia in questo modo - sottolinea Messina - la fragilità del messaggio politico e viene smentita nei fatti la giusta attenzione che questioni così vitali per le nostre comunità meriterebbero".
(gelormini@affaritaliani.it)
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Pubblicato sul tema: Lite Emiliano-Lezzi, dopo gli insulti chieste le dimissioni del Ministro
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