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No barrier, Puglia faro e bitta
mediterranei del turismo accessibile
Rafforzare i percorsi di inclusione sociale delle persone con disabilità attraverso il turismo accessibile. Ma anche dimostrare come l’investimento in infrastrutture per la fruibilità sia anche remunerativo in termini di creazione di nuove opportunità economiche e d’integrazione sociale, oltre che per il miglioramento della qualità della vita. Un duplice obiettivo, dunque, quello raggiunto da N.o. Barrier, progetto fra Italia e Grecia incentrato sul turismo senza barriere per tutte le disabilità, psico-fisiche, sensoriali e intellettive, con capofila la Città Metropolitana di Bari.
Un lungo percorso chiusosi oggi nel capoluogo pugliese, all’insegna dello slogan “Ci sta a cuore la vacanza di tutti”, con una giornata di studi a Villa Romanazzi Carducci: una conferenza internazionale che ha reso Bari capitale mediterranea del turismo sostenibile. All’evento hanno preso parte, oltre all’intera rete progettuale pugliese con i partner greci, anche il massimo organismo europeo del settore, ossia l’Enat, la Rete europea del turismo accessibile, rappresentata dalla sua presidente, l’italiana Annagrazia Laura.
Il respiro è stato ampio: partendo dal progetto e dal suo innovativo approccio sistemico - un caso di eccellenza tanto da essere selezionato tra le best practices di cooperazione territoriale nell’ultima Conferenza Internazionale di Salonicco - il discorso si è allargato all’intera catena del turismo, al ruolo chiave della formazione e a best practices come quella realizzata dall’aeroporto di Cipro.
L’occasione, quindi, per ricapitolare la rete di azioni attivate per ridurre le barriere fisiche e socioculturali che ostacolano la fruizione turistica: dai 13 itinerari di turismo accessibile - anche in chiave destagionalizzata - alla loro fruibilità multimediale sia sul portale www.nobarrier-project.eu sia tramite l’App gratuita N.o. Barrier (per Android e presto per Ios) lanciata proprio durante l’incontro, aperto dai saluti, tra gli altri, dell’Autorità di Gestione greca Dimitris Karavatos e, per la Regione Puglia, del senatore Giovanni Procacci, che ha preannunciato l’integrazione del progetto con le politiche e strutture dell’ente regionale.
Avviato nel 2012 dalla soppressa Provincia di Bari - Servizio Politiche Comunitarie, N.o. Barrier è stato finanziato nell’ambito del Programma ETCP Greece-Italy 2007-2013 (Asse III Misura 3.3), sviluppandosi tra Italia e Grecia in partnership con la Provincia di Lecce, i Comuni di Bari e di Nardò, l’Università di Bari - Cirpas, l’Ipres, le Regioni della Grecia Occidentale e delle Isole Ionie; partner tecnici, Profin Service e Studio9/Italia.
Nel suo procedere, il percorso è stato costantemente condiviso attraverso seminari formativi e meeting tecnici, sia con le associazioni delle varie disabilità sia con la rete del sistema turistico locale: sono stati infatti coinvolti enti pubblici (sindaci, assessori e dirigenti comunali, servizi sociali, dei trasporti, Asl, sistema Iat - Informazioni e Accoglienza Turistica, Puglia Promozione) e operatori privati (tour operator, strutture ricettive, balneari, esercizi commerciali).
Il tutto è confluito infine nella costruzione dei 13 itinerari, individuati sia per l’attrattività culturale e ambientale sia per la fruibilità di strutture e infrastrutture, anche socio-sanitarie. Cinque nel barese: “La città di Bari”; “Le gravine e Altamura” (Comuni di Gravina di Puglia e Altamura); “Costa Adriatica e dintorni” (Mola di Bari, Rutigliano, Conversano, Polignano a Mare, Monopoli); “Aragonese” (Giovinazzo, Bitonto e Molfetta); “Valle d’Itria” (Castellana Grotte, Alberobello, Locorotondo, Putignano).
A questi se ne aggiungono altrettanti nel leccese: "Dal Barocco alla foresta di Lecce” (Lecce, Parco di Rauccio); "Terra d’Otranto: verso oriente, da Castro a Otranto" (Castro, Otranto, Parco naturale “Costa d’Otranto” Santa Maria di Leuca); "Itinerario Ionico: dalla Città Bella alla messapica Ugento" (Gallipoli, Ugento, Parco naturale Litorale di Ugento); "Finibus Terrae: verso sud, dal Borgo di Specchia al Capo di Leuca" (Specchia, Santa Maria di Leuca); "Nella natura: dall’agro Neretino a Porto Cesareo" (Nardò, Parco naturale Porto Selvaggio, Porto Cesareo e sua area protetta).
Ancora, altri due nel brindisino: "Porta d’Oriente: l’alto Salento, da Brindisi a Torre Guaceto" (Brindisi, Riserva naturale Torre Guaceto) e "Tra gli oliveti della Città Bianca" (Ostuni, Area rurale, Parco Naturale Dune Costiere). Infine in Grecia, "Alla scoperta dei Giochi di Olympia", nel Peloponneso (Katakolo, Pyrgos, Ilidas, Olympia, Skafidias).
(gelormini@affaritaliani.it)
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Pubblicato sul tema: No barrier, Bari capitale metropolitana e mediterranea del turismo accessibile