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Notte della Taranta con Marea, Kalinitta e l'omaggio di Al Bano a Modugno
Si chiude con un successo scritto a chiare lettere la ventiquattresima edizione de ‘La Notte della Taranta’ in Salento a Melpignano (Le).
Si chiude con un successo scritto a chiare lettere la ventiquattresima edizione de ‘La Notte della Taranta’ in Salento a Melpignano (Le).
Una notte di luci, suoni e di liberazione, in cui la Taranta è tornata a vivere per il pubblico. Nella bellissima cornice dell’Ex-Convento degli Agostiniani, un superlativo Enrico Melozzi ha aperto il Concertone con la sua Pizzica di Liberazione.
Al Bano, padrone di casa di grande carisma ha introdotto la bravissima Madame, Maestra Concertatrice insieme al Maestro Melozzi, che si è esibita nella versione della sua ‘Marea’ mixata sapientemente con alcune strofe di 'Aria Caddhipulina'. Ritmi e tempi musicali nuovi e “pizzicati”, che Madame la cantautrice “filosofa” veneta ha saputo reinventare, abbracciando la tradizione salentina popolare.
Emozionante la versione di Kalinitta eseguita da ‘Il Volo’. Con la sua “Na na na” Al Bano Carrisi ha invece riportato gli spettatori indietro nel tempo, quando i contadini e le massaie con una consonante ed una vocale si rivolgevano ai bambini di passaggio ed evocavano il gesto del dono. “Na’ tieni, diceva mia madre”, ha ricordato il cantante di Cellino San Marco, rievocando il gesto e le parole di sua madre, quando da bambino lo esortava a prendere a piene mani quei doni che la terra salentina offriva. Al Bano, commosso, ha anche omaggiato un grande pugliese, Domenico Modugno cantando 'Amara Terra Mia'.
Di grande livello l’accompagnamento delle due orchestre di questo Concertone. Un confronto di note musicali annunciato dal maestro Concertatore come una ‘lotta’ tra le due Orchestre, quella della Notte della Taranta e l’Orchestra Notturna Clandestina del Maestro Enrico Melozzi. Una lotta che ha decretato un unico vincitore, anzi una vincitrice: la musica.
L’atmosfera magica dello spazio antistante l’Ex-Convento degli Agostiniani è stata arricchita da bellissime luminarie salentine e da un gioco di luci avvincente, che hanno fatto da cornice alle esibizioni artistiche. Intensi i momenti di danza sulle coreografie di Thomas Signorelli disegnate sui momenti di vita popolare salentina: dalla raccolta delle olive ai momenti di relax delle donne raccolte con le loro sedie vicine all’uscio di casa, agli specchi che rappresentavano l’immagine riflessa del Salento autentico.
Essenziali ma ricchi nel significato i vestiti di tutti gli artisti del Concertone 2021 realizzati dalla designer salentina Annalisa Surace per il suo marchio IJO’.
Ad apertura del concerto un plauso è andato, poi, ai solisti proprio da parte del Mestro Concertatore Melozzi, stregato delle voci di Antonio Amato, Enza Pagliara, Alessandra Caiulo, Giancarlo Paglialunga, Consuelo Alfieri, Stefania Morciano e Salvatore Cavallo Galeanda. “Senza la loro voce - ha precisato il Maestro - la pizzica sarebbe solo musica da ballo”.
Ed è stato proprio il coinvolgimento del pubblico, che sulle note della pizzica solitamente si lasciava trasportare nel ballo della taranta, a rappresentare il grande assente di questo Concertone.
Il popolo della Taranta si è sentito orfano in queste due ultime edizioni della vera ‘Notte della Taranta’, quella dei balli ritmati dai suoni del tamburello che, dal meraviglioso palco del Concertone, contaminava di energia la grande platea di quasi 200mila persone, che negli scorsi anni giungevano a Melpignano da tutta Italia.
Ultima ‘nota blu’ di questa Taranta rock nata sotto il segno della liberazione, i tempi dettati dalle esigenze delle riprese televisive che hanno creato alcuni momenti di vuoto durante lo spettacolo. La differita andrà in onda su RaiUno il 4 settembre alle 23.15
A fine Concertone occorre riconoscere la bellezza di un grande spettacolo calibrato su un format televisivo. Da sottolineare la grande professionalità e la passione dei due Maestri Concertatori e il lavoro instancabile della Fondazione della Notte della Taranta.
Appuntamento al 2022 per una nuova edizione che si auspica a porte aperte, per il vero ritorno alla normalità di un evento nato dall’amore per le tradizioni del popolo salentino e che merita di essere riconsegnato al popolo della Taranta.
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Pubblicato in precedenza: 'La Notte della Taranta', il ritmo tambureggiante della 'liberazione'
Melpignano (Le) regina per una notte. Concertone rock&rosa
La Notte della Taranta con Madame, il Volo e Al Bano star narrante