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Orsara, dopo l'appello per i 'Fucacoste' ipotesi modello 'Notte della Taranta'

'Fare della spettacolare ricorrenza dei Fucacoste quello che la Notte della Taranta è per il Salento', questa l'ipotesi avanzata dopo l'appello di Affari-Puglia

Fare della spettacolare ricorrenza dei Fucacoste quello che la Notte della Taranta è per il Salento, trasformando l’appuntamento del primo novembre orsarese in un veicolo di promozione per tutta la Capitanata, attraverso il coinvolgimento attivo di città e paesi come Foggia, Lucera e i comuni dei Monti Dauni. Questa l'ipotesi avanzata dopo l'appello alla Regione e ai pugliesi dalle colonne di Affaritaliani.it - Puglia (Appello allegato, ndr).

Fucacoste le zucche

“Vogliamo muoverci in questa direzione”, ha spiegato Tommaso Lecce, sindaco di Orsara di Puglia, dopo il successo riscosso anche quest’anno dalla notte dei Falò e delle Teste del Purgatorio, “Si è rivelata vincente la scelta di comunicare con largo anticipo la chiusura all’accesso delle auto in paese a partire dalle ore 16”, ha spiegato il sindaco.

“Questo ci ha permesso di incentivare l’uso dei pullman organizzati, dei camper e delle grandi comitive, oltre a favorire una gestione più agevole della logistica innanzitutto in chiave sicurezza, ma anche per rendere più godibile ogni momento della ricorrenza, dalle visite guidate alla Via delle Zucche, dagli spettacoli al percorso tra i falò”.

Fucacoste 2019 620x330

Nel 2020, il primo novembre cadrà di domenica, con un lungo ponte festivo che prenderà il via dal venerdì. “E’ l’occasione per sperimentare e avviare finalmente un nuovo modello, con l’organizzazione di eventi e attività non solo nella giornata finale dell’evento a Orsara, ma anche in quelle precedenti, coinvolgendo altre città e ‘spalmando’ presenze e pernottamenti su più giorni anche in paesi e città a noi più vicini”, ha annunciato il primo cittadino orsarese.

Fucacoste, Peppe Zullo negli studi di Geo per la diretta del 30 ottobre 2019

Alla Regione Puglia sarà consegnato un dossier con dati e analisi sugli ultimi 10 anni di Fucacoste, per proporre un progetto che faccia della Notte di Falò e Zucche un evento più ampio e articolato, teso a promuovere un intero territorio e la sua unicità.

ORSARA SI FA IN QUATTRO. Ad oggi, le risorse che la Regione Puglia va a destinare ogni anno ai Fucacoste non si avvicinano nemmeno lontanamente a quelle assicurate alla Notte della Taranta. In massima parte, dunque, tutti gli aspetti che riguardano l’organizzazione dell’evento ricadono totalmente sulle spalle di un comune che conta circa 2800 abitanti: logistica, sicurezza, organizzazione e gestione degli spazi destinati ai camper, ai pullman e alle auto in arrivo, servizio di informazioni per i visitatori, installazione di servizi igienici mobili e ogni altro aspetto dei Fucacoste ricade interamente su una Comunità che si fa in quattro, si rimbocca le maniche e fa del proprio meglio per limitare a un livello accettabile i disagi che inevitabilmente comporta l’impatto dell’arrivo di migliaia di persone in un borgo relativamente piccolo.

L’evento attira VIP e media nazionali,  eppure i Fucacoste, in quanto a interesse suscitato anche ben oltre i confini regionali, non sono certo da meno a eventi che la Regione sostiene investendo ingenti risorse. Quest’anno, circa 2 milioni di persone hanno assistito alla diretta che il 30 ottobre GEO, dagli studi RAI di via Teulada, ha dedicato quasi interamente ai Fucacoste. A Orsara, il primo novembre, è arrivata anche Vanessa Scalera, l’attrice della fiction Rai dedicata a Imma Tataranni. Nel borgo sono arrivati giornalisti, igers, fotografi e videomaker di testate, televisioni e riviste nazionali. Su Twitter, alla ricorrenza dei Fucacoste sono stati dedicati “cinguettii” perfino in lingua giapponese.

Fucacoste, il tweet in giapponese

“I miei ringraziamenti, con tutto il cuore”, ha detto Tommaso Lecce, “vanno ai dipendenti, ai consiglieri e agli assessori comunali, a ogni singola associazione, ad Avis Orsara e Holladura, alle donne e agli uomini delle ambulanze, del servizio di protezione civile, ai Vigili del Fuoco, alla polizia municipale di Orsara e della Città di Troia, alle forze dell’ordine con in testa il comandante dei Carabinieri, Raffaele Romanelli, alle nostre splendide volontarie e ai volontari che sono il motore del primo novembre, ai ristoratori, ai commercianti, ai gestori dei b&b, al professor Antonio Casoria e alle guide turistiche, alla parrocchia e a ogni singolo cittadino che si è dato da fare".

"Ognuna di quelle persone ha un nome e un cognome - ha concluso il sindaco Lecce - l’elenco sarebbe lungo perché comprende un’intera Comunità che, anche stavolta, ha dimostrato di saper accogliere, di essere ospitale, laboriosa, orgogliosa delle proprie tradizioni”. 

(gelormini@affaritaliani.it)

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Pubblicato sul tema: #Qui-non-è-Halloween, ora basta! Appello alla Regione e ai pugliesi