PugliaItalia

Perrino testimonial in BIT
del Biscotto di Ceglie M.

di Adele Galetta*

“Bisogna atterrare sull'unicità e specificità del territorio, riscoprire il locale e tornare alle radici, alle tradizioni, ai dialetti, all'uomo”. Sulla scia di Pasolini, come atto d'amore verso la propria terra natia, Angelo Maria Perrino, direttore del prestigioso quotidiano on line, Affaritaliani.it., trapiantato a Milano da molti anni, presenterà il 12 febbraio prossimo, in occasione della BIT di Milano, il famoso biscotto cegliese, un quadrotto di pura bontà, simbolo di storia e tradizione.

“U' puscuett, un prodotto dell'eccellenza cegliese – dichiara Perrino - può diventare, con altri nostri prodotti come ad esempio l'olio, un forte driver di identità e notorietà del nostro territorio, in Italia e nel mondo. Come e' il babà per Napoli, il panettone per Milano, la cassata per la Sicilia. Ma bisogna lavorare molto di comunicazione e di branding, discipline da noi poco conosciute e poco usate ma che cominciano a farsi strada. Come insegna il caso di successo del Negramaro.

perrino
 

Ma bisogna investirci tempo, risorse finanziarie, competenze manageriali e consulenziali. La comunicazione e il marketing sono leve strategiche di sviluppo ma vanno adottate dopo una diagnosi appropriata con le dosi giuste, la puntualità e la continuità della terapia antibiotica”.

Il biscotto di Ceglie Messapica sarà il protagonista della festa “Salento Amore mio”, nel ristorante Panderio, in viale Premuda 46, l'esclusiva location dove molti milanesi potranno rivivere momenti gustosi e spensierati all'insegna dei prodotti made in Puglia, ai quali, chissà, il Direttore Perrino potrà raccontare dei taralli intrecciati di Donna Ninetta Gatti, o delle mozzarelle di Nennello Gasparro. O del baccalà di Vicienzu Zit e delle bistecche di Pasquale Schina.

“Ho tanti cari ricordi di quegli anni vissuti a Ceglie – continua - soprattutto gastronomici ma anche di ore liete trascorse con carissimi amici di Famiglia. Il ricordo più bello è il pranzo a casa nel centro storico della nostra colf Memena. Tutti seduti intono  a un unico, grande piatto di pasta al sugo e polpette, messo al centro, in condivisione, ciascuno con la sua forchetta. Sarà stato poco igienico ma quel mangiare era buono”.

E conclude: “Ho visitato e vissuto come giornalista molte Regioni come Liguria, Lombardia, Piemonte, Umbria. Regioni che amo perchè in questi anni mi hanno regalato fascino e bei momenti ma la Puglia, la mia Puglia è fuori concorso, è speciale perchè mi risuona e rimbomba dentro”.

(La Gazzetta del Mezzogiorno)

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Pubblicato in precdenza: Biscotto di Ceglie, mandorle e... L'eccellenza della Puglia a tavola