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Recovery Fund, il Sud rivendica solo 'pari dignità'
Il dibattito sulle opportunità del Recovery Fund e le ambizioni di un Sud che rivendica soprattutto 'pari dignità'.
Scusate l’intrusione, ma l’insofferenza per le numerose proposte ed iniziative che si leggono in previsione di spendere i soldi del “Fondo di Recupero” (letteralmente Recovery Fund dell’Unione Europea), mi spingono ancora una volta all’irritazione mentale come egualmente ad una vera e propria forma di orticaria (dermatosi infiammatoria pruriginosa - definizione medica).
Leggere e sentire discutere del Sud come di un luogo metafisico, come una entità astratta, un caso di specie da studiare e nel quale sperimentare ricette e programmi teorici, mediati da teorie economiche e sociali pensate ed elaborate “in vitro” da straordinari team di “intelligenti studiosi”, mi provoca l’insorgere di chiazze rosse su tutto il corpo. Insomma, che autorevoli menti mettano a disposizione il loro ineffabile ingegno per “le Terre di Sotto”, come se fossimo in un romanzo di Tolkien, non lo si può più tollerare.
Ora, per evitarmi ulteriori pruriti, provo a descrivere in poche parole alcune semplici cose: il credito per quello che dico, mi viene dal fatto di essere nato e di vivere ininterrottamente da molti decenni in una delle tante località delle “Terre di Sotto”; pertanto, consentitemi - se non una analisi scientifica - almeno una descrizione pratica di cosa servirebbe, a noi tutti residenti a queste latitudini, non per trasformarci, ma solo per farci vivere meglio.