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Rosoni di Puglia in FdL, la forza del singolo nella ricchezza della pluralità
"I Rosoni di Puglia" a “Restauro in Tour”: per l’esordio pugliese - a Bari, in Fiera del Levante - del Salone Internazionale del Restauro.
"I Rosoni di Puglia" a “Restauro in Tour”: per l’esordio pugliese - a Bari, in Fiera del Levante - del Salone Internazionale del Restauro organizzato da Ferrara Fiere e Congressi.
Il canto corale de “I Rosoni di Puglia”, nella pluralità di una bellezza diffusa - e in uno spazio appositamente dedicato - ha accompagnato i visitatori nel gran finale della loro visita al Padiglione allestito per l’occasione.
Ben 120 espositori tra istituzioni, imprese specializzate in restauro, studi di architettura e ingegneria, fornitori e produttori di materiali, società di servizi legati ai beni culturali e alla valorizzazione di siti storici o impegnate in tecnologie, diagnostica e illuminazione hanno vivacizzato il moderno padiglione della Nuova Fiera del Levante e la piattaforma digitale della manifestazione. Mentre 45 sono stati i convegni in programma, di cui 30 sono stati curati dal MiC - Ministero della Cultura, presente con 45 tra Istituzioni, Direzioni Generali e Regionali, Soprintendenze e Musei.
Nella giornata inaugurale, in scena nel Centro Congressi l’incontro ‘I Rosoni di Puglia - Tutela e valorizzazione di un patrimonio diffuso’, a cura della Compagnia degli Exsultanti, sul percorso, da poco intrapreso, per ottenere il riconoscimento Patrimonio Mondiale tutelato dall’Unesco per "I Rosoni di Puglia", a cui è stata dedicata una mostra fotografica nel Padiglione espositivo.
Il Convegno, partecipato e trasmesso in diretta streaming (la sua registrazione sarà a breve caricata sul sito www.salonedelrestauro.com) - coordinato da Antonio V. Gelormini - è partito dagli stimoli del sindaco di Minervino di Lecce, Ettore Caroppo, e dal contributo analitico dell'Assessora alla Cultura e Turismo del Comune di Laterza (Ta), Sabrina Sannelli; per poi illuminarsi con le riflessioni del Magnifico Rettore Emerito dell’Università degli Studi di Bari e odierno Rettore dell’Università di San Marino, Corrado Petrocelli, ed approdare alla relazione del prof. Nicola Masini - CNR e Unibas sul progetto e i lavori eseguiti alcuni anni fa: “Dalla conoscenza al restauro: il Rosone della Cattedrale di Troia (Fg)”.
La presentazione in dettaglio dell’intervento, diventato una sorta di case-history, per il consolidamento e restauro del Rosone della Cattedrale di Troia: lavori realizzati tra il 2004 e il 2006, di cui solo pochi addetti ai lavori conoscono l'importanza.
Un approfondimento del grande lavoro prima di studio, poi di diagnostica ed infine di restauro, che fu seguito dallo stesso prof. Masini, insieme al suo ‘alter ego’ nel progetto: il prof. Domenico Liberatore dell'Università di Basilicata.
“Questa fiera ha una importanza enorme dal punto di vista del settore che rappresenta e di cui da 26 anni si prende cura”, ha detto il presidente di Nuova Fiera del Levante, Alessandro Ambrosi, durante la cerimonia d’inaugurazione, “Voglio ringraziare Ferrara Fiere per aver voluto sottolineare, con la sua scelta di migrare a Bari, il ruolo della Fiera del Levante come Hub del Mediterraneo. Un ruolo che è l’obiettivo primario del piano strategico di Nuova Fiera del Levante. Mentre con orgoglio inauguriamo il Salone Internazionale del Restauro, in questo mese simbolicamente importante per questo luogo fortemente identitario per i baresi e per la gente del Sud, dico anche che è arrivato il momento di fare chiarezza sul suo futuro. Lo dico rivolgendomi alla politica, in particolare. Salvaguardata la salute dei cittadini, è arrivato il momento di salvaguardare il territorio”.
“La mia presenza e quella dell’assessore regionale allo sviluppo economico - ha confermato il sindaco di Bari Antonio Decaro - testimoniano l’impegno dell’amministrazione comunare di Bari dell’Area metropolitana e dell’Amministrazione regionale nello sviluppo della Fiera. Oggi siamo particolarmente onorati del fatto che il Salone del Restauro abbia scelto Bari, dopo i trent’anni di organizzazione a Ferrara, per dialogare con i Paesi del Mediterraneo”.
“Per noi, questa fiera specializzata - ha ribadito Deecaro - rappresenta da un lato la ripartenza delle attività economiche della nostra città e, dall’altro, quella della Fiera del Levante, nonostante la pausa per un anno della Campionaria, un simbolo economico e politico della nostra comunità. Questa fiera è la prima che si organizza in Puglia da oltre un anno e questo ci fa ben sperare per il futuro”.
“Il Salone del Restauro - ha sottolineato Maria Piccarreta, segretario regionale del Ministero della Cultura per la Puglia - è un importante momento di confronto per tutto il sapere che ruota intorno al mondo del restauro, un settore molto specialistico basato su conoscenza, studio, professionalità ma nello stesso tempo finalizzato alla divulgazione dei valori culturali, alla sua fruizione attiva e consapevole. Si tratta di un settore fondamentale per alcuni settori dell’economia, a cominciare dal turismo ed è per questo che il Ministero anche quest’anno ha dato il suo contributo alla manifestazione con numerosi convegni e portando numerosi relatori. Se si pensa che nel 2019 circa 128 milioni di persone hanno usufruito del patrimonio culturale, si può ben comprendere come questo momento di confronto tra specialisti sia davvero importante”.
Al ricco programma di ‘Restauro in tour’ è stato affiancato quello della ‘Restoration week’, il tour itinerante con visite sia in presenza che in live streaming ad alcuni cantieri di restauro di grande interesse nazionale e internazionale, organizzato da Agenzia ICE e Assorestauro, che ha toccato prima Napoli, per poi spostarsi a Pompei e quindi concludersi a Matera.
Speranza e ambizione restano - quando tra due anni la manifestazione ritornerà a Bari dopo la prossima edizione a Ferrara - di vedere gli ospiti della “Restoration week” tutti col naso all’insù anche tra “I Rosoni di Puglia”, rapiti e conquistati dalla loro “bellezza entusiasmante”.
“Un patrimonio identitario pugliese ‘unico’ nel suo genere - ha detto Antonio V. Gelormini - che trova il modo di essere ulteriormente valorizzato e promosso. L’iniziativa lanciata dalla Compagnia degli Exsultatnti punta su ben 33 Rosoni pugliesi e sul coinvolgimento delle comunità locali relative, per stimolare consapevolezza e passione per il patrimonio culturale condiviso, riportando al centro della proposta ‘il fatto culturale’. E favorire, infine, un nuovo approccio alla fruizione: tutto fondato sulla dilatazione dei tempi di visita, in linea col cosiddetto turismo lento, sull’esercizio della riscoperta della meraviglia e sul piacere dello stupore diffuso”.
L'entusiasmo monta e l'attenzione su queste testimonianze di meraviglia si allarga!
(gelormini@gmail.com)
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