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Salvini, Meloni e Tajani a Bari con Renzi e Calenda, in arrivo Di Maio
A una settimana dall'election-day i tour elettorali dei leader di partiti e movimenti si intensificano in vista del rush finale.
Siamo a una settimana dall’election-day, che vedrà la chiamata alle urne per sette Consigli Regionali - sei a statuto ordinario: Campania, Marche, Toscana, Liguria, Veneto, Puglia e una a statuto speciale, la Valle d'Aosta - e per 962 comuni (tra cui 18 capoluoghi di provincia: Agrigento, Andria, Aosta, Arezzo, Bolzano, Chieti, Crotone, Enna, Fermo, Lecco, Macerata, Mantova, Matera, Nuoro, Reggio Calabria, Trani, Trento e Venezia, di cui tre sono anche capoluoghi di regione: Aosta, Trento e Venezia).
Oltre due elezioni suppletive per il Senato: in Sardegna, (Collegio plurinominale 01 e Collegio uninominale 03 di Sassari) e in Veneto (Collegio plurinominale 02 e il Collegio uninominale 09 di Villafranca di Verona). Mentre il referendum confermativo, a carattere nazionale, riguarderà il controverso iter per la riduzione dei parlamentari.
I tour elettorali dei leader di partiti e movimenti si intensificano e, in vista del rush finale si programmano le scelte delle piazze dove chiudere la campagna elettorale: uno dei tanti segnali utili, anche per capire dove albergano - in realtà - le maggiori speranze di vittoria delle diverse compagini e coalizioni in corsa.
Penultimo week end prima del voto piuttosto affollato in Puglia, con i leader che si sottopongono a pellegrinaggi elettorali estenuanti, e dove gli interessi di bottega non sempre sono funzionali a quelli di coalizione, con un’agguerrita ricerca del consenso per realizzare sogni e ambizioni di un mare di candidati, che devono vedersela con ben 49 su 50 consiglieri uscenti, tutti in corsa per un’auspicata rielezione.
Da qui i segnali evidenti da leggere e interpretare, in particolare nei tre passaggi più significativi di questo penultimo week end pre-elettorale: tutti tesi a una sorta di declinazione del voto utile. Cominciamo dalla manifestazione unitaria del centrodestra sul Molo San Nicola a Bari, dove l’evento atteso era il sofferto incontro pubblico tra Matteo Salvini e il candidato presidente, Raffaele Fitto, destinato a rimanere primo e unico di questa campagna elettorale.
Una presenza all’appuntamento più dovuta che voluta, da parte del leader della Lega, che continua a portare avanti una “campagna parallela”, che persegue l’affermazione elettorale del movimento, senza spendersi più di tanto per il supporto al candidato presidente. Un distacco palese, che vede Fitto al fianco della Meloni e di Tajani, ma non al fianco di Salvini, nelle varie interviste e riprese che non siano quelle formali ed inevitabili sul palcoscenico. Un abbraccio che non ci sarebbe stato, se non sollecitato da una giornalista, per i fotografi e le telecamere. Un augurio finale, che tiene a distanza Raffaele Fitto, con “Un in bocca al lupo a Raffaele”, e ribadisce il sostegno alla Lega: unico vero obiettivo e vero “voto utile” per la bussola salviniana. Quindi di corsa a Carbonara (Bari) per l'incontro con i candidati della sua lista.
Nell’imbuto transennato e presidiato di Molo San Nicola, anche per arginare e tenere a debita distanza le puntuali manifestazioni di disturbo, la scenografia delle numerose bandiere sventolate vivacizza particolarmente l’appuntamento, acceso dagli interventi di Giorgia Meloni e dello stesso Fitto, ma anche da Antonio Tajani e Lorenzo Cesa.
Piuttosto curioso registrare, infine, i garofani socialisti che sventolano tra le fiamme tricolori; sentire Antonio Tajani che cita Giuseppe Di Vittorio sui temi del lavoro e una colonna sonora, “Ma il cielo è sempre più blu” di Rino Gaetano, canzone liberatoria della quarantena, che per anni è stato il motivo dominante delle manifestazioni prima uliviste e poi del Partito Democratico.
Non in piazza, ma in una sala d’hotel si consuma invece l’incursione barese di Matteo Renzi e Carlo Calenda a sostegno di Ivan Scalfarotto e di un “voto utile” teso più alla rappresentanza dei cittadini, che al loro governo, in evidente chiave anti-Emiliano.
L’attrito dei due leader col Governatore pugliese è una piaga non risanata, tocca risvolti anche personali e risale ai contrasti veementi su TAP, ex-ILVA, vaccini obbligatori e xylella. Fronti sui quali non fanno sconti nemmeno all’antagonista del centrodestra: “Dove è stato accolto l’ex assessore protagonista con Emiliano del fallimento PSR e del mancato utilizzo di ben 142milioni di € in Agricoltura”.
L’impressione è che ‘Italia Viva’ e ‘Azione’ abbiano all’orizzonte un progetto di lungo periodo, consapevoli della realtà contingente e pronti a cogliere ‘al volo’ eventuali opportunità, che l’imponderabile succedersi degli eventi in politica potrebbe loro riservare.
Il terzo è passaggio è rappresentato dalla scelta dei parlamentari Lorenzo Fioramonti, Paolo Lattanzio e Michele Nitti - provenienti dal M5S - che hanno prima deciso di contribuire al programma della coalizione di Michele Emiliano, in tema di cultura e poi di sostenerne il percorso verso la rielezione a Presidente della Regione Puglia.
“La Puglia può diventare un laboratorio sperimentale di una nuova politica – hanno sottolineato Fioramonti, Lattanzio e Nitti - capace di abbracciare le sfide di sostenibilità, parità, uguaglianza, energie rinnovabili. La coalizione a sostegno di Michele Emiliano è l'unica capace di cogliere tutte queste opportunità”.
Nel ringraziare i tre parlamentari, per il coraggio e la determinazione programmatica, Emiliano ha commentato: “Dobbiamo cercare di vincere le elezioni in nome di tutte le persone che non vogliono consegnare la Puglia a Salvini e alla Meloni. Fitto pur di ritornare in auge, si è consegnato mani e piedi al Nord e a un'idea della politica che noi non condividiamo. Stiamo unendo le forze e le idee per proseguire il nostro cammino, che ha portato la Puglia in questi anni a diventare una delle regioni più attrattive a livello internazionale”.
Sarà interessante ascoltare al proposito Luigi Di Maio, in arrivo per il tour elettorale con Antonella Laricchia, che domenica 13 settembre lo porterà a San Vito dei Normanni (Br), Ginosa (Ta) ed Adelfia (Ba).
(gelormini@gmail.com)
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Pubblicato sul tema: Ivan Scalfarotto e il lietmotiv: 'Ci vuole molto coraggio'