Tavolo Ilva, Emiliano: 'Da Arcelor Mittal ancora solo un passettino'
Tavolo Ilva al MISE, Emiliano ritiene ancora insufficiente il 'passettino' di Arcelor Mittal sul fronte salute dei tarantini e si dice
Il commento a caldo del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, alla proposta di Arcelor Mittal sul Piano Ambientale per Ilva, è moderamente positivo sul particolare, ma decisamente critico sull'insieme: “Le proposte di Arcelor Mittal sono un piccolo passo avanti assolutamente insufficiente a garantire la salute dei miei concittadini. Vogliono ricostruire i due altiforni attualmente fermi, per superamento della vita industriale utile, alimentandoli ancora a carbone e vogliono arrivare a 8 milioni di tonnellate di produzione totalmente a carbone, mantenendo intatto il nesso fabbrica-carbone che uccide le persone e distrugge l’ambiente".
"Non vogliono fare a meno del carbone - spiega Emiliano - perchè probabilmente guadagnano dal carbone e non dall’acciaio. Ma questo guadagno è possibile solo se non si intendono pagare i costi reali del carbone, che sono la distruzione dell’ambiente e la compromissione della salute dei cittadini che vivono attorno alla fabbrica. Se addebitassimo all’acquirente tutti i costi sanitari e ambientali aggiuntivi che verranno individuati nei prossimi anni, si rifiuterebbero di pagarli".
"Ecco perchè - ribadisce Emiliano - questa fabbrica deve essere totalmente decarbonizzata il più presto possibile, i due altiforni attualmente fermi devono essere ricostruiti con tecnologie totalmente decabonizzate. Altrimenti non c’è altra alternativa che chiudere. Attendiamo un nuova reale proposta Arcelor Mittal o altrimenti non daremo il nostro assenso al piano ambientale”.
Le aspettative erano più ambiziose, prima di sedersi al tavolo, tanto da dar vita a riflessioni più ottimistiche: “Ci avevano detto che il piano ambientale e il piano occupazionale non si potevano cambiare, altrimenti Mittal sarebbe scappato via, e che stavamo rischiando nel chiedere di più dal punto di vista ambientale e occupazionale: quindi non era vero, non è scappato Mittal. È ancora qua, la fabbrica gli interessa lo stesso e questo è un punto molto importante", aveva dichiarato il Governatore arrivando a Roma.
"La seconda questione - aggiumgeva Emiliano - è che dobbiamo adesso guardare con attenzione l'offerta, soprattutto quella ambientale. Io ho una gerarchia chiara in testa: viene prima la salute delle persone e poi l’occupazione, gli interessi strategici del Paese".
E aveva anche detto, con chiaro riferimento alla diserzione del Sindaco di Taranto: "Sono assolutamente felice che tutte le organizzazioni tarantine siano qui. D'altra parte oggi non c'è da prendere una decisione tecnica, ma si rendono trasparenti i dati sui quali poi verrà presa la decisione dal Ministro. Voi immaginate che prima nemmeno io venivo ammesso al tavolo, adesso non solo c'è il Presidente della Regione Puglia, quindi c'è tutta la comunità, ma ci sono anche i singoli esponenti delle associazioni. Mi pare una cosa sacrosanta".
"Chiunque abbia pensato che una riunione con tutti i cittadini e le associazioni, che da anni combattono per la salute e per l'ambiente, sia una mancanza di rispetto verso le Istituzioni, evidentemente ha un'idea delle Istituzioni che io non riesco a capire. Non mi sento minimamente diminuito nel mio ruolo di Presidente della Regione dal fatto che ci siano tutte le associazioni dei cittadini, anzi mi sento vicino alla mia comunità. E oggi qui ci sono i tarantini”.
(gelormini@affaritaliani.it)
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