Roma
A Roma rivoluzione M5S e Lista Salvini. Il Pd nel panico: crollo dal 43% al 25%



di Fabio Carosi
Marino deve andare avanti nel suo lavoro di sindaco. Anche se con una città divisa in due, il sondaggio di Affaritaliani.it e RadioRadio, realizzato in collaborazione con Termometropolitico, evidenzia una sostanziale parità (mezzo punto) tra chi vorrebbe che continuasse e chi vorrebbe invece le dimissioni, con le donne però apertamente schierate in favore del sindaco e poiché a Roma sono la maggioranza della popolazione, il verdetto è chiaro: "Avanti tutta".
Ma il campione di 3500 romani che ha risposto "con voto valido" (i voti totali sono stati 4210) al sondaggio, ridisegna la mappa politica di Roma. Se si andasse a votare oggi, il primo partito sarebbe il Movimento Cinque Stelle con il 29 per cento dei voti, seguito dal Pd al 25 e con la Lega Nord nella configurazione "Lista Salvini" addirittura al 16 per cento. Poi un vuoto, nel quale ricompare l'ex centrodestra con Fratelli d'Italia al 7 per cento e Forza Italia ridotta ad un misero 6 per cento al pari della Lista Civica che tecnicamente dovrebbe essere la Lista Marchini. Il resto è "polvere di voti" con Sel al 4 per cento e il Nuovo Centrodestra del ministro Alfano addirittura all'1 per cento.

Spiega Gianluca Borrelli, direttore di Termometropolitico: "Rispetto al primo risultato abbiamo una sostanziale conferma ma su un campione statistico più grande e raffinato. L'opinione sul sindaco disegna una città che è come una mela spaccata perfettamente in due, dove le donne segnano la differenza. La piccola percentuale che sembrerebbe favorire chi boccia Marino è da considerarsi assorbita dal margine di errore statistico. La situazione cambia - e possiamo parlare di vera rivoluzione rispetto alle ultime elezioni - quando guardiamo le intenzioni di voto dei partiti, infatti la coalizione che sostiene Marino al momento non ha affatto il consenso di metà dei romani, ma la cosa si spiega probabilmente col fatto che non tutti coloro che non voterebbero centrosinistra vogliono andare a votare adesso.

Per quanto riguarda i partiti in questo momento il M5S è in testa piuttosto nettamente e appare in grande salute. Il PD è in grande affanno, e la cosa non sorprende ma ricordiamo che nel 2014 il PD prese a Roma città il 43,1%. Sale molto la Lega, e anche questa è una sorpresa fino ad un certo punto, sarebbe una notizia se prendesse questi voti a Napoli, ma a Roma non è così sorprendente che una lista capeggiata da Salvini faccia così bene. Bene Fratelli d'Italia, da sempre molto forti a Roma".

Sulla crisi di Forza Italia, Borrelli non ha dubbi: "A Roma è diventato un partitino con l'elettorato storico che sembra dirigersi soprattutto su Lega e M5S. E se FI piange anche NCD dell'ex delfino Alfano non sembra avere molti motivi per sorridere. La sinistra al di fuori del PD non gode di grandissima salute ma c'è. Sorprende, infine, il risultato di una lista civica indipendente, nella rilevazione equivalente fatta sempre con Affaritaliani.it su Milano si ferma alla metà dei voti. Forse sono gli elettori di Marchini, che alle scorse consultazioni ottenne un buon risultato e che è ancora molto attivo".
E ora il prossimo sondaggio. Affaritaliani.it e RadioRadio da lunedì 28 settembre daranno ai romani e al resto d'Italia la possibilità di dire la loro opinione sul progetto dell'As Roma di realizzare il nuovo stadio a Tor di Valle. Servirà? Sarà un'opera inutile. Da lunedì mattina via libera alle votazioni.