Accordi M5S-Tredicine, Meloni si scusa con Coia: “Nessun legame. Tutto falso”
L'assessore fa marcia indietro: "Non c'è nessun accordo"
Scoppia lo scandalo sulla Festa della Befana, ma Adriano Meloni fa marcia indietro: “Non c’è alcun legame tra il M5S e la famiglia Tredicine, meno che mai in merito all’organizzazione della Festa della Befana: chi scrive il contrario afferma il falso”.
Un fraintendimento nato dall'intervista del Messaggero all'assessore al Turismo di Roma Capitale che rispondendo a una domanda della giornalista aveva affermato che era lecito pensare, visto l'esito del provvedimento, che il consigliere M5S Andrea Coia si fosse accordato con la famiglia Tredicine.
“Membri della famiglia Tredicine hanno presentato ricorso al Tar contro il nostro bando e hanno criticato il nostro operato – continua Meloni - Grazie a noi, chi intende partecipare alla gara per esporre e vendere in piazza Navona deve sottostare a criteri ben più rigidi rispetto al passato: abbiamo limitato fortemente l’incidenza dell’anzianità e, pertanto, favorito ricambio e rinnovamento degli operatori”, scrive su Facebook l'assessore M5S, ribadendo in tutto e per tutto quello che i suoi compagni di movimento hanno ribadito i giorni scorsi.
Nonostante ci sia chi continua a sostenere che sia stato Meloni stesso a coniare il temine Coiacine - crasi tra Tredicine e il nome del consigliere Coia, presidente della Commissione Commercio in Campidoglio – Meloni si è scusato col collega capitolino: “A tal proposito, mi scuso con Andrea Coia per alcuni spezzoni di una chat privata riportati dalla stampa: si tratta di parole sicuramente fuori luogo. Abbiamo lavorato insieme per la riuscita della manifestazione e continueremo a farlo".