Astrazeneca da paura: metà dei vigili di Roma il giorno dopo in malattia
Pioggia di disdette per le vaccinazioni a La Nuvola dove si inocula il siuero Astrazeneca. Gli over 70 vogliono Pfizer al San Camillo
Vaccino Astra Zeneca: metà dei vigili urbani di Roma, “marca visita” il giorno dopo l'inoculazione ed è costretta ad assentarsi dal lavoro. E gli effetti collaterali si sono moltiplicati nel corso delle somministrazioni, iniziate lo scorso febbraio. E tra gli agenti della Polizia di Stato sembra che la situazione non sia migliore. Ma dopo l'allarme e le rassicurazioni di Stato, la paura si concentra sul richiamo.
E piovono disdette per il vaccino Astrazeneca anche tra gli anziani “civili” cha preferiscono “rinviare” gli appuntamenti già presi al centro vaccinazioni della Nuvola dell'Eur, per aspettare un appuntamento Pfizer al San Camillo.
E se Astrazeneca dà assicurazioni sull'efficacia del vaccino, restano gli effetti collaterali ad alimentare una sindrome della paura da vaccino.
Spiega Marco Milani, agente della Polizia Municipale di Roma e segretario del Siulp romano: “Stando a quello ci riportano i colleghi, circa 4 su 10 hanno fenomeno avversi a seguito della vaccinazione: aumento della temperatura, spossatezza, in qualche caso dolore osseo. Sono fenomeni che comunque tendono a sparire entro 24 ore dalla somministrazione. Il giorno dopo la metà non sono presenti al lavoro e sono in smart working o in malattia. Per carità fermo restando la mancanza di competenze mediche in virtù della esperienza, pensiamo siano effetti normali. Quando c'era la leva obbligatoria la struttura militare in caso di vaccini concedeva tre giorni di riposo, proprio per riassorbire la reazione”.