Atac, disastro controllori: zero candidati. Carriera al contrario, nuovo bluff
Nuovo bando per macchinisti e capotreno: ma prima verificatori
Atac, controllori di biglietti cercasi. Ma non “trovasi”. E così l'azienda dei trasporti romani, dopo aver provato a convincere gli amministrativi a “degradarsi felicemente” senza riuscire a trovarne neanche un dipendente pronto ad immolarsi, ci riprova.
E se nell'articolo precedente Vogliamo controllori, fate carriera al contrario, si definiva la scelta dell'amministratore unico Fantasia perfettamente in linea col suo cognome, la nuova disposizione di servizio con la quale riparte la caccia ai “polli del contratto” si può definire solo così: una trappola per stupidi.
Visto e considerato che l'offerta di autodegradarsi ha prodotto zero candidati, dalla stanza ovale arriva una nuova disposizione di servizio, la 25 del 2 marzo, con la quale i manager comunicano al popolo dei tranvieri la riapertura della domanda per “riqualificazione in ruoli operativi”, non più come controllori ma con una gamma di possibilità che va dagli operatori di stazione, ai capo treno, sino ai macchinisti, sino alle posizioni di “operatore qualificato” con il parametro 140.
Il trappolone per chi retrocede
E qui scatta la “trappola”: per ciascuna delle 7 figure professionali individuare, Atac si impegna a realizzare una graduatoria ad hoc ma le prime alle quali si attingerà saranno quelle relative agli operatori di stazione e ai verificatori. Le altre graduatorie, costituiranno un bacino di “riserve”. Come dire: abboccate all'amo, chiedete di autoretrocedere e se proprio non volete fare il controllore o l'addetto di stazione, rimanete dove siete a disposizione dell'azienda.
Per quanto riguarda la retribuzione, Atac non s'arrende: chi sceglie di fare la carriera al contrario e ha uno stipendio superiore a quello del parametro scelto, riceverà un bonus che al primo rinnovo del contratto verrà assorbito.
Tradotto: cancellato, annullato. Una specie di gioco dell'oca: se sei un funzionario e accetti di perdere i gradi, avrai uno stipendio uguale sino al rinnovo del contratto. Nel caso in cui Governo e sindacati dovessero lanciare i dadi per un nuovo contratto co un aumento retributivo minimo, resterai fermo un giro. Un ragionamento semplice semplice che in Atac si vuole tramutare da follia in opportunità. Per governare l'azienda dei trasporti di Roma, ci vuole veramente Fantasia.
L'Atac alla canna del gas: “Vogliamo controllori, fate carriera al contrario”
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