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Roma
Atac: sindaco e assessore M5S nel pallone. Il dossier "Francesca Rango"
Foto Legambiente Lazio

Il Campidoglio e il sindaco Virginia Raggi nel pallone per il caos dei trasporti. Dopo l'anticipazione di Affaritaliani.it sull'addio del Dg Rettighieri da Atac (confermato da fonti che hanno assistito alle riunioni in cui l'assessore al Bilancio Minenna ha osservato il forte imbarazzo per la retribuzione, l'accordo segreto e le azioni sindacali del capo del personale, Francesca Rango, invitado il dg a concludere al più presto il rapporto di lavoro), nella serata di mercoledì il Campidoglio ha inviato all'agenzia di stampa Ansa una singolare precisazione: "In queste settimane si sono rincorse diverse voci che parlavano di una sostituzione dell'attuale direttore generale della municipalizzata che si occupa di trasporti nella Capitale. Ultimo un articolo di Affaritaliani secondo cui il Movimento 5 Stelle avrebbe inviato un ultimatum a Rettighieri. "E' destituito di ogni fondamento - commentano fonti da Palazzo Senatorio - Trattasi di false notizie tese a destabilizzare ma noi non ci facciamo condizionare. Stiamo portando avanti un ottimo lavoro e continueremo farlo".

Ma da quando il Campidoglio, cioé il Comune di Roma affida notizie ufficiali a improbabili fonti di palazzo senatorio? E a quale ottimo lavoro si riferiscono queste fonti o a quale condizionamento?
La realtà è invece un'altra. Sindaco e assessori al Bilancio non sanno che pesci prendere si fronte ad una situazione del servizio di trasporto ormai ai limiti del collasso. Treni mancanti, autobus che non escono o che si guastano  dpo aver superato il cancello delle rimesse ed essere entrati nell'elenco dei disponibili e centiana di corse saltate. Per non parlare della Roma-Lido dove la morì di treni fa tremare i polsi per la ripresa del servizio nel mese di settembre, Infine, l'incubo delle banche che a settembre chiederanno conto dell'alienazione del patrimonio promessa e non ancora attuata.
Infine, le terribili relaizoni sindacali che fanno presagire un autunno nero, delegate all'avvocato Francesca Rango, ormai isolata dal resto dell'azienda e vittima di una serie di dossier, l'ultimo dei quali finito sul tavolo dell'assessore al Bilancio, nel quale si denuncia chiaramente l'esistenza di una strategia per consegnare l'Atac nelle mani delle Ferrovie dello Stato, un vecchio "pallino" di piazza della Croce Rossa sin da quando al timone c'era Mauro Moretti.
Tronca, Rettighieri e la Rango sarebbero i protagonisti del progetto per l'operazione di salvataggio della società di via Prenestina, opportuna mente "depurata" dallo strapotere dei sindacati. Ed è propio in questa logica che entra in gioco l'avvocato Rango. Nel dossier viene ricostruitra la sua storia professionale e l'incredibile ascesa che l'ha portata da "quadro di Trenitalia" a direttore delle Risorse Umane della terza società del trasporto pubblico d'Europa. L'assessore Minenna ha letto e riletto il dossier e poi ne ha parlato con il dg Rettighieri.

IL DOSSIER RANGO SUL TAVOLO DELL'ASSESSORE AL BILANCIO


Ecco cosa c'è scritto nel documento: "Nel lontano 2002 l’avvocato Rango non avrebbe mai pensato di riuscire in una impresa da pochi: passare da quadro di Trenitalia a Direttore delle Risorse Umane della più grande società del trasporto pubblico locale saltando tutti i passaggi intermedi.
Da Maggio 2016, infatti, pur conservando il rapporto di lavoro con Trenitalia SPA, è stata nominata con l’OdS n.7 del 27 Maggio us dal Direttore Generale Rettighieri, quadro ma Direttore di una azienda da oltre 12000 dipendenti. Ciò attraverso un singolare meccanismo di distacco da parte di una società concorrente, che per di più ha annunciato più volte l’interesse a partecipare ad una gara sul TPL romano. Inoltre di tale distacco non si conoscono le motivazioni visto che sono in un documento, firmato dall’allora commissario Francesco Paolo Tronca,  secretato.  Perfino il Dipartimento Mobilità e Trasporti di Roma Capitale dice di non conoscerne le motivazioni.
Vi chiederete quale ottima esperienza professionale sia necessaria affinchè un Quadro diventi Direttore in ATAC, coordini 2 dirigenti, 20 quadri e circa 150 persone.
Ai tempi di Internet sembra facile rispondere a tale curiosità, con Facebook, Linkedin, gli articoli di giornale, le sezioni trasparenza dei siti aziendali, insomma non manca dove ricercare…e invece in questo caso resterete delusi. Solo pochi articoli di giornali e tutti che si riferiscono al periodo dal dicembre 2015 in poi, quindi meno di un anno.
L’avv. Rango di fatto nel mondo digitale non esiste, né un curriculum, una pubblicazione, una foto. Tutto chiaramente “bannato” poiché ciò che è rintracciabile risale neanche a sei mesi fa.
Ma non esiste solo internet e gli uomini mantengono la memoria, quindi si sa che l’Avvocato è stata assunta in Trenitalia il 2 settembre 2002 dall’allora capo azienda Testore per fare l’impiegata amministrativa nella Divisione Passeggeri al pricing e normativa commerciale, che dopo varie sollecitazioni è stata inserita nel percorso di sviluppo professionale dei neolaureati  fino ad approdare nel 2007 nella direzione del personale promossa finalmente professional (quadro ma senza posizione di struttura) a supporto di attività come la disciplina e il contenzioso.
Nel 2011 passa a lavorare nelle Risorse Umane della Divisione Cargo ma anche in questo caso non ha una posizione di struttura formalizzata, infine nel 2014 lavora come specialista delle risorse umane nella Joint Venture Thello con i francesi di Veolia. Da tale ambito tuttavia esce dopo pochissimi mesi allorquando l’Amministratore Delegato francese, Albert Alday, chiede di sostituirla.
In Trenitalia però l’aspetta un futuro da specialista di organizzazione per la Divisione Passeggeri Long Houl,  così nel dicembre 2015 si fa distaccare presso l’ufficio del Commissario Straordinario di Roma Capitale Francesco Paolo Tronca dove lavora ben 5 mesi ( a 12.000 euro al mese) maturando così l’esperienza per essere promossa a Direttore del personale senza aver mai avuto una responsabilità di struttura o il coordinamento di risorse!
Ovviamente non ha fatto un concorso, ma come dice l’azienda in un comunicato successivo alla sua nomina, “la dottoressa Rango proviene da una realtà anche di livello internazionale e di dimensioni rilevanti operante in settore analogo (non dice concorrente) e potrà assicurare l’assoluta terzietà e indipendenza rispetto ai processi da riorganizzare. Il distacco, limitato al corrente anno, consentirà all’azienda di conseguire i benefici attesi del processo di riorganizzazione e risanamento in un’ottica di oggettività rispetto agli indirizzi e alle priorità aziendali consentendo inoltre un significativo risparmio rispetto ai costi che la stessa azienda avrebbe sostenuto in caso di assunzione esterna.”
Quindi non c’erano nè in ATAC, né tantomeno nelle aziende del Gruppo Comune di Roma, che per direttiva comunale vanno verificate/interpellate prima di utilizzare risorse esterne, professionalità con competenze adeguate e che guadagnano meno di 150.000 euro all’anno.    
Sulla terzietà poi di un quadro che rientrerà alla fine dell’incarico in una azienda concorrente è tutto da valutare, di fatto tale distacco ha quindi messo a disposizione di un dipendente di una società concorrente tutti i dati sensibili relativi al costo del lavoro, all'organizzazione aziendale, ai piani futuri. Ciò rappresenta un serio rischio per lo svolgimento della gara per l’affidamento del TPL (obbligatoria per legge), anche nell’attuale fase di predisposizione della stessa, e quindi  espone l’azienda ATAC e Roma Capitale non ad un danno immediato ed effettivo ma potenziale.  
Perfino in Parlamento si sono resi conto delle anomalie di questa situazione e hanno posto il tema al Ministro dei Trasporti in merito all’illegittimità del distacco e all’incompatibilità della nomina dell’Avvocato (Atti di sindacato ispettivo 4/05838 del 19/5/16, 3-02995 del 6/6/16, 3/02946 del 22/6) ma ad oggi non hanno ancora ricevuto risposta".

Da "quadro" Trenitalia a super dirigente Atac. Il miracolo Rango

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