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Roma
Battezzate 3 gemelle di coppia omosessuale. Fecondate in vitro da maternità surrogata

La notizia arriva da un magazine on line di chiara ispirazione cattolica. Scrive Edoardo Izzo su il FarodiRoma, un giornale no profit ispirato al Faro del Gianicolo, simbolo della Roma repubblicana del 1849: "E’ successo: don Federico Tartaglia il parroco di Cesano, con autorizzazione del vescovo di Porto e Santa Rufina, ha deciso di battezzare tre gemelle di una coppia omosessuale, peraltro nate con fecondazione in vitro e maternità surrogata.
Il Battesimo è stato celebrato nella Chiesa di San Sebastiano sull’Appia Antica. La coppia composta da due uomini Simone Guiducci e Roberto Michelucci sta insieme oramai da 9 anni ed è fondata sull’amore vero, che oggi, secondo i giovani, è ancora più completo grazie all’arrivo di questi tre regali dal cielo. Commozione per tutti, soprattutto per la signora Patrizia, mamma di Simone: “Non credevo di trovare un sacerdote aperto in questo modo, anzi pensavo che non fosse neanche possibile battezzare le bambine”.
Scelta difficile quella di don Federico, dura, anche perché la posizione della Chiesa Cattolica sull’argomento è stata ben chiarita da Papa Francesco che ha chiesto di far cadere le “dogane pastorali” che impediscono in molti casi l’accesso ai sacramenti a chi ne ha diritto: in questo caso a tre bambine del tutto innocenti. Ma – come accadeva anche a Buenos Aires quando Jorge Mario Bergoglio era arcivescovo – ci sono ancora molti ecclesiastici ancora restii ad accettare persone “diverse” don Federico, parroco di Cesano, ha compiuto una scelta che farà senza dubbio discutere, ma che potrebbe segnare un cambiamento epocale.
Abbiamo provato a chiamarlo, a metterci in contatto con lui, volevamo complimentarci per il suo gesto, ma il sacerdote è andato fuori qualche giorno ed il vice Parroco con il quale abbiamo parlato è stato chiaro nel dirci che: “I bambini non hanno nessuna colpa, e per questo a loro non va negato il sacramento”. Una persona garbata ed intelligente, così come il vescovo Reali che ha firmato l’autorizzazione ed il parroco che ha battezzato i bambini. Siamo abituati a dire che la Chiesa è fatta di uomini, bene, io sono orgoglioso di questi uomini, perché si può essere d’accordo o meno sul matrimonio delle coppie gay, si può essere o meno d’accordo sull’adozione alle coppie gay, ma non si può non essere d’accordo sul fatto che le bambine non hanno nessuna colpa, e meritano il Sacramento come qualunque altro bimbo sulla faccia della Terra.
Il nostro collaboratore, don Salvatore Lazzara, sottolinea che “il battesimo non si nega a nessuno, e quindi la decisione del vescovo e del sacerdote sono da salutare come  un fatto positivo”. ma, tiene a precisare, “non può essere interpretata come una apertura ai ‘matrimoni gay’ o alla maternità surrogata”.

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