Roma
"Brave persone", incapaci di soddisfare i propri bisogni. Lo psicologo spiega
Nella comunicazione sociale si possono individuare tre modalità di comportamento: non affermativo, affermativo e aggressivo. Ecco chi sono
Dal libro, Psicologi di voi stessi – 20 consigli tecnici per stare bene (Armando Editore, pp. 360, euro 30).
di Franco Casoni *
Nella comunicazione sociale si possono individuare tre fondamentali modalità di comportamento: non affermativo, affermativo e aggressivo. Parleremo dei primi due.
Nella prima modalità l’individuo è totalmente dipendente dall’ambiente che lo circonda: cercherà di seguire come un automa tutte le richieste che gli verranno dall’esterno, diventando man mano un esecutore coatto di quanti si rivolgeranno a lui. Avremo in questo modo la persona che darà i passaggi in macchina a tutti i colleghi d’ufficio; che metterà a disposizione di parenti ed amici le sue specifiche abilità professionali senza remunerazione; che non saprà mai reagire adeguatamente di fronte a quanti cercheranno di frodarlo, di ferirlo, di criticarlo.
E' una brava persona
In pratica quest’uomo risponderà pienamente allo standard sociale della “brava persona” e lui stesso sosterrà di essere un individuo buono e sensibile la cui educazione ed i cui valori, gli impediscono di far del male. Saranno queste convinzioni morali a non fargli vedere la sua incapacità di pensare di più ai suoi interessi personali e di meno a quelli degli altri. Ciò funzionerà come un meccanismo di difesa in grado di proteggerlo dall’angoscia che gli potrebbe venire le sue carenze. Certamente proverà soddisfazione nel ricevere lodi, apprezzamenti e ringraziamenti dalle persone alle quali avrà fatto dei piaceri, però queste soddisfazioni saranno minime, in quanto non scaturiranno da scelte e da obiettivi propri, ma da imposizioni e da richieste altrui. I bisogni personali non verranno mai soddisfatti e alla propria libertà di uomo sarà anteposta una illusoria quanto inutile considerazione di essere una persona caritatevole e mite.
Tutti conoscono esempi di individui incapaci di ribellarsi al mondo e agli uomini, incapaci di opporre resistenza e di manifestare con forza la propria volontà e le proprie idee, privi dell’esperienza emotiva e del sano vigore di gridare alla società e all’ambiente: io esisto! La storia personale di questi individui che mostrano un comportamento così poco affermativo è certamente ricca di episodi nei quali venivano puniti quando disobbedivano e premiati quando invece obbedivano.
Il tipo affermativo
Un comportamento nettamente differente è attuato al contrario dalla persona affermativa. L’educazione questa volta ha funzionato nella direzione giusta. C’è stato un certo orientamento da parte dei genitori e degli educatori a perseguire il solito schema delle frustrazioni/gratificazioni ma c’è anche stato il rispetto e l’amore per le manifestazioni libere del bambino.
(...) Quando incontrerà degli ostacoli di tipo sociale, saprà combatterli con coraggio e determinazione. Cercherà di aiutare il prossimo fino a quando non verranno lesi i suoi interessi personali, non dirà mai di sì quando le sue intenzioni sono quelle di dire no. Se qualcuno oserà attaccarlo e criticarlo, riceverà immediatamente delle risposte appropriate, con un tono di voce fermo e proporzionato a quello del suo aggressore. Tuttavia egli non sceglie mai l’offesa poiché è orientato a ricevere il rispetto salvaguardando nello stesso tempo interessi e rapporti.
* Franco Casoni, psicologo
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