Roma

Cinema, “Stato di Grazia” di Luca Telese unico film italiano al Marbella International Film Festival

La vicenda umana e giudiziaria di Ambrogio Crespi supera i confini nazionali. Il docufilm “Stato di Grazia”pellicola italiana in concorso

La vicenda umana e giudiziaria di Ambrogio Crespi supera i confini nazionali. Il docufilm “Stato di Grazia” che racconta il dolore, la forza, il coraggio e il senso di giustizia di Crespi, è infatti pellicola italiana in concorso al International Film Festival di Marbella, in Spagna.

Diretto da Luca Telese e prodotto da Proger insieme a PSC Proger Smart Communication e Alfio Bardolla Training Group, il film ripercorre dall’inizio la storia di malagiustizia in cui è stato coinvolto Ambrogio fin dalla prima accusa per concorso esterno in associazione mafiosa per voto di scambio, smentita successivamente dagli stessi accusatori ma che gli è costata 306 giorni di detenzione di cui 106 nel carcere di massima sicurezza di Opera (MI), fino alla grazia parziale concessa dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, sentito anche il tribunale di sorveglianza, ha ravvisato elementi sufficienti nella vita privata e professionale di Crespi tali da poterlo considerare meritevole della libertà.

Raccontano Helene e i figli Andrea e Luca

Nel docufilm si raccontano i processi e le sofferenze del protagonista e della sua famiglia che vede la propria vita stravolta da un errore talmente grossolano da sembrare inverosimile e lo si fa attraverso la voce di chi la questa vicenda l’ha vissuta sulla propria pelle, come la moglie di Ambrogio, Helene, e i suoi figli Andrea e Luca, attraverso i ricordi e le memorie del suo legale l’Avv. Marcello D’Elia, della Dott.ssa Giovanna Di Rosa Presidente del Tribunale di sorveglianza di Milano e dei direttori delle carceri di San Vittore e Opera, ma anche attraverso le testimonianze di tanti amici del regista: di icone della lotta alle mafie come Sergio De Caprio, alias Capitano Ultimo che arrestò Totò Riina, e Benedetto Zoccola, testimone di giustizia; di figure istituzionali come Edi Rama, primo ministro dell'Albania con cui Ambrogio ha collaborato in passato e Sergio D'Elia, segretario di Nessuno Tocchi Caino. Non mancano poi gli interventi dei giornalisti che hanno seguito la vicenda: Gian Marco Chiocci, direttore del Tg1, Clemente Mimun, direttore del Tg5 e Peter Gomez, direttore del Fatto Quotidiano. All’interno del film sono presenti poi delle ricostruzioni cinematografiche di alcuni momenti salienti della vicenda come ad esempio gli interrogatori nei quali vengono formulate le accuse con Lorenzo Flaherty nel ruolo del pubblico ministero.  

Stato di Grazia sbarca in Spagna

Dopo aver partecipato al Festival del Cinema di Venezia, Alla Festa del Cinema di Roma ed essere stato proiettato alla Camera dei Deputati alla presenza del Presidente Lorenzo Fontana che lo ha definito "una storia di sofferenza e di grande umanità ma anche una storia di giustizia in cui Crespi non ha mai smesso di credere”, “Stato di Grazia” sbarca sulla penisola iberica con ben due proiezioni nel corso della settimana del festival: il 2 Ottobre alle ore 17:00 nella sala del cinema Kinepolis e il 6 Ottobre alle ore 14:45 nella sala del cinema Red Dog. Unico film italiano in concorso, nella scheda sul sito ufficiale del festival si legge “Cosa deve fare un uomo per dimostrare la propria innocenza? Il caso di Ambrogio Crespi è molto più di un caso giudiziario; è la risposta inquietante a questa domanda”, a testimonianza di un riconoscimento da parte dell’organizzazione della kermesse, dell’importanza di proiettare documentari come questo e di far conoscere queste storie.