Roma
Con Balestra la donna torna dea. L'altamoda è nel nome di Atena
di Tiziana Galli
E’ Renato Balestra a riportare l’alta moda nell’Olimpo, con la sua collezione Primavera Estate 2016. Completamente dedicata alla Grecia classica, l’intera passerella si gioca tra mille sfumature di bianco illuminate da gocce di cristalli. I ricami in vernice color oro rifiniscono spalle e scollature come fossero pettorine regali mentre la donna torna ad essere divina nel suo incedere solenne.
E’ una femminilità sofisticata quella che avanza sotto i riflettori di AltaRoma, tra le pieghe fluttuanti delle velatissime stoffe, ma è anche una femminilità armoniosa, che non ha nulla da dimostrare. Icona dell’intera collezione è la dea Atena, nume tutelare della sapienza e delle arti, che sembra quasi voler ricordare che l’alta moda non è morta.
Segue a ruota Luigi Borbone che dedica l’intera collezione al gioco delle trasformazioni: dal bianco al rosa quarzo, passando per il blu navy e il verde pastello mentre gli abiti scivolano sui corpi ritmati da morbidi giochi di luce. Il movimento delle pieghe e del plissè, interrotto dalle fasce di cristalli Swarovsky cadenza l’ordine equilibrato degli spazi. Ed è qui che il know hout di uno stilista emerge: nella capacità di integrare ogni singolo elemento della composizione nell’economia di un tutto. Gli abiti di Luigi Borbone, nelle loro forme, hanno l’autorevolezza di un architetto e, come quelli di Balestra emanano cultura da ogni piega. Non basta saper disegnare per fare alta moda, non basta saper cucire, come non basta avere a disposizione materiali pregiati. Non si può progettare un abito senza avere in testa dei riferimenti proporzionali, senza conoscere l'armonia delle forme e senza avere idea di cosa siano le relazioni cromatiche. Per conoscere tutto questo bisogna studiare ma a quanto pare sono in pochi a farlo e l’alta moda finisce per essere spesso un tremendo trabocchetto.
Sempre nelle sale dell’ex dogana viene presentata la capsule collection M.I.T. del laboratorio creativo TFORTHREE. La linea, disegnata da nove stilisti, sembra l’espressione di un’unica mano e nella sua realizzazione impeccabile tradisce un velato segno di omologazione.
Suggestiva e di grande effetto, la mostra in Arredopallet che illustra l’impegno creativo dei quattro brand finalisti dell’edizione scorsa di “Who’s on next?” il concorso di scouting ideato da AltaRoma in collaborazione con Vogue: Avamblanc, Bams, Giannico e Caterina de Medici 1533. Quattro linee di accessori di grande pregio e sempre curati nel dettaglio.
Dall’ex dogana a palazzo Cecere, sempre a ridosso dello Scalo S. Lorenzo romano, Marina Ripa di Meana interpreta un outfit di Vttorio Camaiani per la Collezione Primavera Estate 2016 “Contrariamente”. Gli abiti vengono presentati in passerella mimando un vero e proprio set fotografico. Chiffon, lino e gazzar, si sovrappongono nelle tonalità del burro, del bianco e del cognac ricreando un effetto di lineare leggerezza.
Le immagini di Altaroma sono per gentile concessione di Valerio Canini