Roma
Coronavirus, crolla l'economia. Aziende nel panico: “Solo 10% è assicurata”
Alberto Maria Maturi, presidente di Sheltia: “Una polizza assicurativa potrebbe salvare le attività economiche e commerciali dalla catastrofe coronavirus”
Il coronavirus, come un evento catastrofico naturale, sta avendo e avrà pesanti ripercussioni sul tessuto economico. E così le attività economiche e commerciali vanno nel panico: solo il 10% ha una polizza assicurativa in grado di mitigare, se non annullare, i danni prodotti da questo crollo dell'economia.
A dirlo è Alberto Maria Maturi, presidente di Sheltia, broker assicurativo indipendente nel mercato costituito da una rete di consulenti specializzati nel settore Vita. “L’epidemia del coronavirus – spiega Maturi – ha tutte le caratteristiche di un evento catastrofale, una cosa che avviene raramente ma che quando accade ha un impatto molto forte sull’economia. Di solito si pensa ai problemi più appariscenti, come le fabbriche bloccate per mancanza di materie prime o per la quarantena, ma ci sono ripercussioni pesanti anche nell’attività spicciola, delle Pmi o delle attività commerciali. In questi casi la tipica risposta preventiva è quella delle polizze che tendono a coprire la business continuity, cioè a riparare i danni, a finanziare la rimessa in moto dell’attività e a coprire i ricavi venuti a mancare. In altri Paesi europei questa copertura è presente nel 70-80% delle attività, mentre da noi non si arriva al 10% e di solito riguarda le grandi aziende, anche se il costo del premio è piuttosto contenuto”.
Adesso però può essere tardi per correre ai ripari. “In questo momento – sottolinea – ad emergenza in corso, si rischia di incorrere in esenzioni ed esclusioni e di pagare premi più alti, anche se il discorso varia da zona a zona. Insomma prevenire sarebbe meglio e magari, dopo questo crisi, ci sarà più attenzione”.
Un altro tema che riguarda il comparto assicurativo in una emergenza come quella attuale è quella della copertura sanitaria. “Anche in questo caso – conclude Maturi – il tema è quello della prevenzione. In Italia c’è un servizio sanitario che garantisce le cure, ma nel caso in cui servano terapie più costose, magari anche all’estero, polizze sanitarie che prevedano i grandi rischi possono dare una grande mano costando relativamente poco. Sono prodotti ancora non molto diffusi ma che si vanno gradualmente espandendo”.