Roma

Covid, Sgarbi sfida il Dpcm Conte: a Sutri ristoranti aperti fino alle 22

Il sindaco della cittadina della Tuscia e candidato alle prossime elezioni a Roma tuona: “Faccio come a Trento. Bar e pasticcerie chiuderanno alle 20”

Coronavirus, Vittorio Sgarbi sfida l'ultimo Dpcm del Governo Conte: nella “sua” Sutri, cittadina della Tuscia dove è sindaco dal 2018, il critico d'arte e deputato ignora le direttive dell'ultimo Decreto e “ordina” la chiusura dei ristoranti alle ore 22 e quella di bar, gelaterie e pasticcerie alle ore 20.

“Ho deciso - spiega Sgarbi, che correrà anche alle prossime comunali a Roma - nell’ambito delle ulteriori misure urgenti per la prevenzione e gestione della emergenza epidemiologica da covid 2019, di condividere la linea rigorosa del Presidente della Provincia di Trento anche in riferimento agli articoli 4 e 5 della legge costituzionale del 18 ottobre 2001, emanando una ordinanza corrispondente a quella dell’articolo 40 e 41 dell’ordinanza presidenziale, dando queste indicazioni: le attività degli esercizi di ristorazione sono consentite dalle ore 5.00 fino alle ore 20.00 per i bar, le gelaterie e le pasticcerie e fino alle ore 22.00 per i ristoranti. Il consumo al tavolo è consentito per un massimo di 4 persone, salvo che siano tutti conviventi”.

Inoltre, prosegue Sgarbi, “dalle ore 18.00 la consumazione di pasti e bevande è consentita solo al tavolo con assegnazione di posti a sedere” e “l’ordinanza sindacale non si discosta dal comma 2 dell’articolo 12 del dpcm del 24 ottobre”.