Roma

M5S crisi, mission impossibile Raggi: sopravvivere fino alle elezioni europee

Il Movimento 5 Stelle di Roma va in pezzi. Raggi mission impossible, la sfida diventa sopravvivere fino alle europee

di Massimiliano Martinelli

Movimento 5 stelle di Roma nel caos, prosegue l'emorragia grillina: dopo la caduta del Municipio III e VIII, crolla anche il Muncipio XI. Sfiduciato il mini sindaco Mario Torelli, Raggi continua a perdere pezzi e le opposizioni attendono al varco. La mission impossibile diventa ora sopravvivere fino alle elezioni europee di maggio.

 

Tre Municipi diversi persi in tre anni, una base divisa, stracci che volano e addii al vetriolo. La caduta dell'ennesima roccaforte grillina segna la simbolica fine del sistema M5S, che, malgrado un controllo centrale esercitato dal Campidoglio, non è riuscito a tenere insieme le diverse anime del Movimento. A staccare la spina a Torelli sono infatti stati proprio tre ex consiglieri grillini passati al gruppo misto, Mirko Marsella, Maria Cristina Restivo e Gianluca Martone, risultati decisivi per la votazione finale: 13 voti favorevoli e solo 12 contrari alla sfiducia.

Un vero e proprio effetto boomerang del governo Raggi, che da quando siede sulla poltrona di sindaco ha visto l'M5S vincere sul territorio solo le elezioni del Municipio X, perdendo in sequenza i Municipi III e VIII, andati rispettivamente a Giovanni Caudo e ad Amedeo Ciaccheri, il comune di Fiumicino, con la riconferma di Montino, ed anche la Regione Lazio con il “bis” del nemico Nicola Zingaretti. Quasi tutti match, dal 2016 ad oggi, vinti dal centrosinistra.

Ma se il Municipio XI piange, gli altri non ridono. Tra faide interne e tradimenti, anche l’altro Municipio toccato dal progetto stadio della Roma, il IX, traballa, con il presidente della commissione Urbanistica passato al gruppo misto e il “ribelle” Paolo Barros punito ed isolato dalla maggioranza. E ancora il Municipio X, dova al mini sindaco De Pillo viene da tempo rinfacciata una sudditanza eccessiva verso Roma.Senza escludere il rapporto burrascoso di Raggi con Monica Lozzi, presidente grillina del VII municipio, che l’ha più volte ripresa pubblicamente su temi come rifiuti e decoro, senza mai evitare frecciatine.

Dopo l'ennesima batosta, ed in attesa di nuove elezioni anche nel Municipio XI, il sindaco è quindi ora chiamato a leccarsi le ferite in fretta e a rimettere insieme i cocci di quel che resta del Movimento. La vera sfida diventa sopravvivere, tenersi a galla, almeno fino alle prossime elezioni europee di maggio.

Ignazio Marino e il Pd romano

Alla finestra un centrodestra unito e competitivo, ma anche un Pd romano che nel ruolo di antagonista si sta dimostrando forse più inconcludente che in quello di amministratore. L'assoluzione dell'ex sindaco Ignazio Marino suona infatti come una condanna per il partito stesso, che tanto in fretta ha scaricato il proprio candidato, senza fare nulla per difenderlo, consegnando di fatto la città a Virginia Raggi. Raggi alla quale i Dem hanno aperto le porte e che nonostante i tanti scivoloni, l'immobilismo politico e la caduta di tre Municipi, a differenza del proprio compagno Marino, proprio non riescono a mandare a casa.

La Raggi nel panico: cade anche il Municipio XI. Sfiduciato Mario Torelli