Roma
Data Center Roma, arma a doppio taglio: volano digitale e minaccia nascosta contro l'ambiente
L'economista indignato. Il professor Frau analizza l'esperienza romana di Aruba e Tim: “Strategici, creano lavoro tech ma divorano acqua ed energia"
I data center: i colossi silenziosi che alimentano il mondo digitale
Dietro ogni click, e-mail o streaming di un film, si cela un'infrastruttura tecnologica che gestisce e immagazzina una quantità immensa di dati. Sebbene rappresentino una risorsa essenziale per il progresso tecnologico e l'economia globale, i data center sono un'arma a doppio taglio, capaci tanto di accelerare la trasformazione digitale quanto di generare impatti negativi a livello ambientale, economico e sociale.
Vantaggi dei data center: pilastri della digitalizzazione
I data center sono il fulcro dell’era digitale. Consentono la conservazione e l’elaborazione di dati su scala globale, rendendo possibili servizi come cloud computing, intelligenza artificiale, e-commerce e piattaforme di streaming. Senza di essi, l'economia digitale moderna sarebbe impensabile.
Grazie a tecnologie avanzate di backup e ridondanza, i data center garantiscono la continuità operativa delle aziende, anche in situazioni di emergenza. Offrono livelli di sicurezza elevatissimi, proteggendo i dati sensibili da attacchi informatici o perdite accidentali. Inoltre, generano enormi opportunità economiche per le aziende tecnologiche e i territori ospitanti, creando posti di lavoro e contribuendo al PIL locale.
Svantaggi: una minaccia nascosta
Uno dei problemi più critici dei data center è il loro consumo energetico. Secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia, consumano circa l'1% della domanda globale di elettricità, con una cifra destinata a crescere con l'espansione dei servizi digitali. In paesi come gli Stati Uniti, un singolo data center può consumare l’equivalente energetico di una città di medie dimensioni.
Oltre al consumo energetico, i data center contribuiscono all'inquinamento ambientale. L'uso intensivo di elettricità da fonti fossili, il calore emesso e la costruzione delle infrastrutture creano un'impronta ecologica significativa. Anche i tentativi di adottare soluzioni green si scontrano con costi elevati e limiti tecnologici.
Obiettivo: distribuire equamente i benefici economici
L'espansione dei data center richiede ingenti investimenti pubblici e privati, spesso a discapito di altre priorità. Inoltre, i benefici economici non sono sempre distribuiti equamente: molti posti di lavoro creati sono altamente specializzati, escludendo le comunità locali meno qualificate.
La Roma Digitale: opportunità e sfide
Roma beneficia della vicinanza a snodi di rete strategici, come i cavi sottomarini che collegano l'Italia al Mediterraneo e all'Europa, rendendola un punto cruciale per il traffico digitale internazionale. La presenza di data center supporta la digitalizzazione del settore pubblico e privato, garantendo un controllo locale dei dati sensibili, in conformità alle normative europee come il GDPR.
Porte aperte all'Intelligenza Artificiale
I data center moderni offrono infrastrutture indispensabili per progetti legati all’intelligenza artificiale, al machine learning e al cloud. Grazie a strutture come le Edge Locations di Google e Amazon Web Services, Roma sperimenta connessioni più rapide e affidabili, facilitando backup dei dati, hosting di applicazioni e distribuzione di contenuti.
Un futuro incerto: bilanciare progresso e sostenibilità
I data center rappresentano una sfida complessa. Da un lato, sono indispensabili per il progresso tecnologico e l'economia globale. Dall'altro, i loro impatti ambientali e sociali non possono essere ignorati. Serve un'azione coordinata da parte di aziende tecnologiche e governi per investire in soluzioni sostenibili, come energie rinnovabili e raffreddamento naturale.
Con scelte ponderate e politiche adeguate, i data center possono trasformarsi in un'opportunità per rendere Roma una Capitale digitale e sostenibile, capace di attrarre investimenti e innovazione.
Alberto Frau è professore di Economia e gestione aziendale, ricercatore universitario e scrittore. Collabora con la Luiss Business School e l'Università di Roma "Foro Italico".