Elezioni '19: la Lega nel Lazio scrive la mozione di sfiducia al Pd Zingaretti

di Fabio Carosi

Un tris di consiglieri per far saltare il regno di Nicola Zingaretti. Il giorno dopo i risultati delle Europee 2019, la Lega del Lazio prepara la seconda mozione di sfiducia per lo zar Nicola Zingaretti.

In gran segreto la stanno scrivendo Laura Corrotti, Daniele Gianni e Orlando Tripodi travolti dall'insolito destino di essere i rappresentanti ufficiali alla Regione Lazio del primo partito di maggioranza relativa post maggio 2019.

E così da via Bellerio, transitando per la rete Durigon-Zicchieri è partito l'ordine di scuderia di far saltare il “tappo Pd nel Lazio”, con una nuova mozione di sfiducia che stavolta nasconde un'insidia per coloro che hanno firmato il “patto d'aula” col governatore-segretario del Pd. Visto che è stato lo stesso centrodestra che a dicembre 2018 salvò Zingaretti dalla disfatta e dalla fine anticipata della legislatura, stavolta sarà difficile un secondo salvataggio perché nomi e cognomi degli “amici del Pd” finiranno nella black list degli incandidabili al “prossimo giro”, quando sarà proprio la Lega a decidere le candidature e se non tutte la maggior parte, compreso il candidato Governatore.

Così si prevedono notti insonni per la forzista Laura Cartaginese che dovrà condividere tisane e valeriana con l'equilibrista Giuseppe Cangemi e psicofarmaci per agevolare il sonno con l'altro forzista Pasquale Ciacciarelli che aveva firmato la mozione e poi aveva presentato la giustificazione per una “missione”. Stavolta a destra chi non firmerà e voterà la mozione avrà vita difficile nella futura carriera politica, almeno sino a quando la Lega darà le carte nel Lazio. E firmare e votare ci sarà anche Sergio Pirozzi, ormai in pianta stabile nei Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni. In occasione della mozione, lasciò il Consiglio in anticipo, mentre stavolta sarà il primo a montare in aula la tenda da campeggio.

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