Roma
Elezioni Lazio, 5 milioni di cittadini alle urne: come si vota il 12 e il 13
Ogni provincia elegge un numero di consiglieri proporzionale alla sua popolazione: Roma 35, Latina 6, Frosinone 3, Viterbo 3 e Rieti 2
Ci siamo: domenica 12, dalle 7 alle 23, e lunedì 13 febbraio, dalle 7 alle 15 quasi cinque milioni di elettori laziali si recheranno alle urne per eleggere i membri del Consiglio Regionale e il nuovo presidente della Regione, che succederà a Zingaretti. Per la precisione sono 4.815.838 i cittadini chiamati al voto. Tra voto disgiunto, preferenze, sistema proporzionale e parità di genere, ecco come si vota.
Sono molti gli scenari possibili: il centrosinistra, a sorpresa, potrebbe rimontare e confermare la guida della Regione, con l'ex assessore alla Salute che sale sulla poltrona più alta al posto di Zingaretti. Oppure il centrodestra potrebbe aggiungere alla sua lista un'altra Regione.
I candidati presidente
I candidati alla presidenza della Regione sono cinque in tutto. I principali, li conosciamo, ma è bene ribadire chi sono. Per il centrodestra Francesco Rocca, ex presidente della Croce Rossa Italiana che si è dimesso proprio per intraprendere questa nuova avventura. I suoi slogan sono “per il Lazio” e “direzione futuro”. Prima della chiusura dei sondaggi, era dato come favorito ma come si suol dire “chi entra Papa in Conclave, poi esce cardinale”. Per il centrosinistra e il Terzo Polo c'è Alessio D'Amato, assessore alla Sanità della Giunta uscente. Il suo slogan è “la forza dei risultati” e “insieme per il Lazio”. Nella sua campagna si è basata molto sul rivendicare i risultati ottenuti dalla giunta Zingaretti e sulla necessità della continuità. Segue Donatella Bianchi, giornalista, conduttrice di Linea Blu e ambientalista fino al midollo, presentata dal Movimento 5 Stelle: contraria al termovalorizzatore di Roma, i suoi slogan sono “un'aria nuova” e “Lazio 2023”. Poi ci sono candidati minori: Sonia Pecorilli per il Partito Comunista e Rosa Rinaldi per Unione Popolare
Come si elegge il presidente: turno unico
Il sistema elettorale della Regione Lazio, dopo la riforma del 2017, non prevede il ballottaggio. Se uno dei candidati presidenti ottiene più voti degli altri, anche senza varcare una certa soglia, ottiene la presidenza: “the winner takes all”, si direbbe nei Paesi anglosassoni. Tuttavia non è previsto neanche un listino blindato del presidente, mentre il secondo classificato tra i candidati presidente ottiene automaticamente un seggio nel Consiglio Regionale. Ciò determina la possibilità che il vincitore non abbia la maggioranza assoluta nel Consiglio.
Voto disgiunto e preferenze: ecco come si vota
Cosa troveranno i cittadini del Lazio chiamati al voto quando entreranno nelle cabine? Avranno una scheda con due colonne: una con i candidati delle singole liste e una con il candidato presidente. Le liste saranno raggruppate in coalizione guidate da un certo candidato presidente.
L'elettore potrà votare il solo candidato presidente, ricordando che tale voto non si estende anche alle liste della coalizione. L'elettore potrà anche decidere di votare solo per una delle liste: in questo caso il voto alla lista si estende anche al candidato presidente. Si può decidere di esprimere un voto sia per il candidato sia per una delle liste ad esso collegato e si può altresì decidere di votare un candidato presidente e una lista ad esso non collegata, il cosiddetto voto disgiunto.
Gli elettori hanno anche diritto ad esprimere una o due preferenze, indicando il nome del candidato preferito nella lista votata. Se si indicano due nomi, uno dei due deve essere una candidata donna, per garantire la parità di genere. Se invece saranno indicati due donne o due uomini, la seconda preferenza viene annullata.
I candidati e le liste
Il Consiglio Regionale sarà formato da 49 consiglieri eletti, più altri due che sono presidente della Regione eletto e il secondo classificato, che ottengono entrambi un seggio automaticamente. Quindi il Consiglio Regionale avrà un totale di 51 membri. Ad ognuna delle cinque provincie del Lazio è assegnata una quota di seggi proporzionale alla sua popolazione. La Città Metropolitana di Roma, ovviamente, è quella con più seggi: 35. Segue Latina con 6 consiglieri. Frosinone e Viterbo ne avranno 3 ciascuna. Infine Rieti che ne eleggerà 2.