Roma
Elezioni e rifiuti Roma, Lombardi contro Raggi: “Manco al ballottaggio”
L'assessore regionale Roberta Lombardi replica alla Raggi: “Dopo 5 anni di Governo ti mandano a casa senza ballottaggio”
Termovalorizzatore, rifiuti e regole per le candidature alle elezioni: Replica al vetriolo dell'assessore M5s Roberta Lombardi all'ex sindaca Virginia Raggi, che, giovedì in un post, aveva chiesto "liste alla luce del sole" e aveva criticato chi in Regione non "muove una foglia" sull'inceneritore.
"Rispettare il mandato elettorale significa anche saper creare le condizioni, quando non si hanno i numeri necessari, per poter realizzare il programma per il quale i cittadini ci hanno votato. A meno che non si abbia la maggioranza assoluta – ma com’è noto l’attuale legge elettorale non lo consente - la strada per tradurre le promesse in risultati concreti è quella del confronto su temi specifici con altre forze politiche con le quali possa esserci una convergenza di visione e obiettivi", premette Lombardi.
Lombardi contro Raggi: l'affondo avvelenato
Con la penna avvelenata prosegue la Lombardi: "Alla fine sono i fatti che contano. Sono i risultati raggiunti che parlano del nostro operato e per i quali saremo giudicati alle urne. Perché in fin dei conti si può anche governare Roma per cinque anni e mezzo avendo la maggioranza ma se alla fine del mandato i cittadini ti mandano a casa, senza nemmeno farti arrivare al ballottaggio, allora è il caso di farsi una domanda - attacca l'assessora -. Non di lanciare proclami dal pulpito, tra l’altro con una doppia morale sulle candidature e sul processo partecipativo dal basso dopo aver riempito in buona parte le liste dei municipi con dei propri 'nominati'. Meglio un dialogo con altre forze politiche funzionale alla realizzazione di un programma e fatto in assoluta trasparenza agli occhi dell’elettorato che una finta e inconcludente morale purista".
"D’altronde, come peraltro realizzato in Regione Lazio dove grazie alla collaborazione con le forze di centrosinistra siamo riusciti a far escludere la costruzione di nuovi inceneritori dal Piano regionale dei rifiuti, se invece di condannarci all’irrilevanza si fosse accettato di interloquire con altri per le elezioni di Roma, probabilmente oggi non staremmo parlando di un inutile e dannoso inceneritore invece che di impiantistica moderna per il recupero della preziosa materia prima - conclude -.Confermo quindi il mio massimo sostegno al presidente Giuseppe Conte e a tutti quei consiglieri regionali e comunali che stanno verificando sui nostri territori se ci sono le condizioni per costruire e portare avanti progetti concreti anche con altre forze politiche che ci permettano di realizzare il programma del Movimento 5 Stelle.In un mondo in cui abbondano i demolitori, in questo momento costruire è la parola chiave".
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