Roma
Estate romana con le spiagge in abbandono. Rivolta di Capocotta dimenticata
Gli storici chioschi di Capocotta in rivolta contro il Campidoglio per i bandi mai fatti. Stagione a rischio e senza servizi sulle dune della meraviglia
Ancora guai per la stagione balneare dei romani. Dopo i bandi andati deserti per la gestione delle spiagge libere di Ostia, un’altra doccia fredda arriva dal Comune per le spiagge di Castelporziano e Capocotta.
In un post facebook del Dar Zagaja, storico lido di Capocotta, si spiega quanto accaduto nei giorni scorsi: “La Polizia locale e Guardia Costiera non hanno rilasciato verbali o notifiche formali ai titolari dei cinque chioschi di Capocotta (Mecs Village, Porto di Enea, Oasi naturista, Mediterranea e Dar Zagaja). Gli agenti si sono limitati a comunicare che dovranno svuotare i frigoriferi e portare via le attrezzature perché nella prossima settimana scatteranno le chiusure”.
I gestori: "Siamo senza autorizzazioni per assenza dei bandi comunali"
“Nella sostanza i gestori che dal 1998 conducono per conto del Comune di Roma le strutture, sarebbero senza titolo autorizzativo. Colpa del Campidoglio che non ha mai fatto un bando di evidenza pubblica per affidare la gestione delle strutture che, ricordiamo, vengono condotte dietro l’impegno dei ristoratori di assicurare il servizio di salvataggio, la pulizia dell’arenile, la manutenzione dei servizi igienici e la custodia delle dune dai rischi di vandalismo ambientale” scrive il profilo.
Appuntamento in Campidoglio martedì dalle 14
Così per mertedì i gestori di Capocotta hanno organizzato una manifestazione al Campidoglio, dalle 14 in poi, “per far sentire la nostra voce ma soprattutto per rivendicare la libertà di ognuno di noi e di chi, come noi ama la libertà: etero, gay, lesbo e chiunque vogliamo essere”, annuncia il post. La denuncia e l’appello alla manifestazione sono stati ripresi da diversi canali social di Ostia e anche dal gruppo Oasi Naturista di Capocotta e del Settimo Cielo, spiaggia gay della Capitale.
Paolo Ferrara, M5s: "Gualtieri non riesce a vedere il problema"
"Comincio a pensare che Gualtieri non sia uno che non riesce a vedere la soluzione: è uno che non vede proprio il problema. Questo sindaco non lo dice, ma il maremoto che ha prodotto la sua incapacità di gestione delle spiagge di Roma sta provocando danni economici e ambientali senza precedenti. Forse non si è accorto che il 28 aprile ha firmato una ordinanza balneare taroccata, dove scientemente sono stati stralciati tutti gli articolati relativi alla gestione e alla tutela delle spiagge libere di Ponente e quelli relativi alle spiagge di Levante. Il sindaco venga in Aula a spiegare se sapeva che stavamo andando verso una catastrofe ambientale ed economica del litorale. Ci spieghi perché non ha preso provvedimenti per risolvere le questioni e soprattutto chiarisca alla città cosa sta facendo per risolvere il problema in questo momento". Lo dichiara il rappresentante al Consiglio nazionale M5s per la circoscrizione Centro Italia e vicepresidente dell'Assemblea Capitolina Paolo Ferrara.