Roma
Europei Atletica, polemica social Calenda-Raggi. Il sindaco vince primo round
Il candidato sindaco: “Mi sfugge come si possa gioire per atletica dopo aver rinunciato alle Olimpiadi”. Raggi risponde: “Prima bilanci in rosso, ora no”
Europei di atletica leggera 2024 assegnati a Roma: esplode la polemica social tra il sindaco Virginia Raggi e Carlo Calenda, leader di Azione e candidato alle prossime comunali. Ma il primo round a suon di tweet lo vince la prima cittadina M5S.
Non appena la Raggi ha twittato che Roma era stata scelta per ospitare la manifestazione, è arrivata la risposta di Calenda che ha incalzato il sindaco: “Ottimo. È una buona notizia per Roma. Come si possa gioire per gli europei di atletica leggera e rinunciare alle Olimpiadi è qualcosa che sfugge alla mente umana. Ma ci sarà un complesso ragionamento strategico dietro. Spero”.
Immediata la risposta della Raggi, che in un altro tweet spiega il motivo a Calenda: “Il ragionamento è semplice: oggi gli Europei di atletica del 2024 a Roma possiamo permetterceli perché noi abbiamo messo i conti in ordine e chiuso bilanci in attivo. Quattro anni fa abbiamo trovato un buco miliardario nelle casse del Comune”.
Botta e risposta che ha scatenato anche i fedelissimi della Raggi, che hanno dichiarato la Raggi vincitrice del primo round tra i d.e futuri candidati sindaco. “O – 1. Palla al centro”, scrive su Facebook Max Bugani. Anche l'assessore alla Città in Movimento Pietro Calabrese si è congratulata con la Raggi e ha tirato una frecciatina a Calenda: “Quattro anni fa furono in molti a parlare di Olimpiadi, senza però garantire ai romani le necessarie coperture. Nessuno lo dice, ma Roma avrebbe dovuto contribuire con ingenti risorse, mentre al tempo le casse comunali erano piene di baratri, nessun appalto per le manutenzioni di base, e opere rimaste incompiute da vent’anni. La Capitale è ripartita, c’è ancora molto da fare, ma l’abbiamo rimessa in moto noi. Ora possiamo candidare Roma a qualsiasi competizione, e vincere, come accaduto oggi per gli Europei di Atletica del 2024. Poi parla proprio Calenda, che con i zero euro che MISE per Roma, le Olimpiadi la Capitale le avrebbe riviste neanche dopo 100 anni”.
Contro tutti si scaglia invece Monica Lozzi, la presidente del VII Muunicipio ex M5S: "Calenda e Raggi vi ricordo che il debito miliardario sta tutto lì e noi aspettiamo ancora l'audit promesso in campagna elettorale. E se i bilanci sono in attivo è perché i dipartimenti non sono riusciti ad usare i fondi per fornire opere e servizi ai cittadini". In difesa del sindaco arriva questa volta l'assessore al Bilancio, Gianni Lemmetti: "Vorrei rassicurare la presidente del Municipio VII, Monica Lozzi, che finge di dimenticare il lavoro che abbiamo fatto per mettere in sicurezza i conti di Roma Capitale. Un lavoro grazie al quale la nostra Amministrazione ha potuto stanziare anche per il suo territorio risorse importanti per investimenti e opere pubbliche, di cui la minisindaca giustamente si vanta. Ritengo necessario ricordare che l’Amministrazione guidata dalla sindaca Virginia Raggi, in collaborazione con il Ministero dell’economia e delle finanze, è stata artefice dell'operazione – a costo zero per i cittadini – che renderà possibile la chiusura della Gestione commissariale per il debito storico precedente al 2008, in cui sono finiti 13 miliardi di debiti accumulati fino a quel momento. Questa operazione consentirà, insieme ad altri interventi, un risparmio di 2,5 miliardi di euro a vantaggio di tutti i cittadini romani e italiani che pagano con le loro tasse il rimborso di quel buco creato grazie a alle spese folli del passato. Come se non bastasse, abbiamo già sanato le ulteriori passività dei piani di rientro delle gestioni Alemanno e Marino. Il famoso audit del debito storico, richiamato dalla presidente Lozzi, è dunque stato svolto ed è stato sottoposto all'esame delle strutture capitoline, del Commissario governativo, della Corte dei Conti e del Mef, come previsto dalle leggi. Capisco le esigenze da campagna elettorale, ma a volte sarebbe utile fare i conti con i fatti".