Roma

Ex sedi di partito, negozi e capannoni. L'incuria devasta il patrimonio pubblico

Gli occhi attenti dell’Associazione Robin-Hood questa settimana si sono rivolti verso la campagna romana a nord-ovest della capitale, in una fascia che va dalla via Portuense a via Boccea. In questa zona – spiega il vicepresidente dell’associazione Robin-Hood, Patrizio Pavone - vi sono innumerevoli costruzioni completamente abbandonate, una volta sedi di partiti, negozi, studi dentistici, sartorie artigianali, capannoni industriali od agricoli, ed ora nel degrado più completo. Alcune di questi luoghi, quelli meno malconci, sono stati occupati abusivamente da non italiani in stato di disagio economico ed abitativo (come ad esempio a Testa di Lepre in prima foto), altri sono in attesa o del decadimento totale (vedi seconda foto di una ex macelleria) o di essere assegnati dagli enti proprietari ad associazione o privati che ne abbiano fatto richiesta (vedi stabile nei pressi della Fiera di Roma in terza foto). Ma gli anni passano mentre gli edifici sono preda dei vandali o dell’incuria del tempo.
Uno di questi manufatti si trova su via Tulliana, Municipio XIV (vedi ultima foto), ed è un capannone agricolo (di proprietà ARSIAL, l’Agenzia Regionale per lo Sviluppo e Innovazione dell’Agricoltura del Lazio),  con un terreno incolto, accanto ad una scuola elementare priva di palestra. Molti di questi stabili – aggiunge Patrizio Pavone - potrebbero essere recuperati anche per essere offerti ad associazioni o pro loco che li vogliano trasformare in beni durevoli per l’intera collettività. Si tratterebbe di recuperare luoghi che hanno avuto storie di lavoro e di amore da parte di agricoltori, artigiani, operai del luogo.

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