Roma

Falsi bilanci Università di Cassino, Miele si difende: “Il fatto non sussiste”

Tommaso Miele, presidente della Corte dei Conti Lazio, accusato di falso in bilancio per i conti dell'Università di Cassino

Il presidente della Corte dei Conti del Lazio, Tommaso Miele, indagato dalla procura di Cassino per falso ideologico e falso materiale in relazione ai bilanci dell'Università di Cassino, respinge le accuse.

 

Miele parla di "insussistenza del fatto contestato a carico dei componenti del collegio dei revisori. Quanto infatti attestato in sede di parere sullo schema di conto consuntivo, è pienamente conforme e corrispondente ai documenti contabili esibiti dagli uffici dell'ateneo al collegio dei revisori".

Il presidente della Corte dei Conti del Lazio aggiunge che "qualora tale corrispondenza non dovesse coincidere con il conto consuntivo successivamente inviato dall'ateneo al Mef, ciò non potrebbe essere giammai ascritto al collegio dei revisori. Ogni successiva modifica sarebbe infatti una illegittima manipolazione che porterebbe i componenti del collegio dei revisori a divenire parte offese nel presente procedimento penale. E tutto ciò è documentabilmente provato e sarà rappresentato nella memoria difensiva che gli avvocati Sandro Salera e Pierpaolo Dell'Anno depositeranno nei prossimi giorni al pubblico ministero (il sostituto procuratore Marina Marra, titolare dell'indagine ndr)".