Festa del Cinema, Roma non parla italiano. Sfilano star e pellicole straniere
Gli unici due film italiani, quelli dei fratelli Taviani e di Paolo Genovese con Mastandrea, Giallini e la Ferilli
Kathryn Bigelow, Steven Soderbergh, Scott Cooper tra i registi internazionali più attesi, insieme ai film dedicati ai miti dello sport. Sul red carpet sfileranno David Lynch, Ian McKellen, Michael Myman, Christoph Waltz e Vanessa Radgrave.
Ma il cinema italiano è il grande assente nella selezione ufficiale dei 39 film della rassegna, diretta dal confermatissimo (fino al 2020) Antonio Monda, con sole due eccezioni: "Una questione privata" dei fratelli e Paolo e Vittorio Taviani con Luca Marinelli e "Place" di Paolo Genovese, film di chiusura del festival con Valerio Mastandrea, Marco Giallini e Sabrina Ferilli.
La XII edizione della Festa del Cinema di Roma, in programma all'Auditorium Parco della Musica dal 26 ottobre al 5 novembre, vedrà scorrere sugli schermi dell'Auditorium gli ultimi film di Kathryn Bigelow ("Detroit"), Kathryn Bigelow ("Logan lucky") e Scott Cooper ("Hostiles", pellicola di apertura).
Da segnalare che saranno numerosi i film che tratteranno di miti dello sport: "Borg McEnroe" di Janus Metz, "Ferrari: race to immortality" di Daryl Goodrich, "I, Tonya" di Craig Gillespie (ritratto della pattinatrice Tonya Harding) e "Love means zero" di Jason Kohn (sulla vita Mick Bollettieri).
La Festa del Cinema vedrà anche i tradizionali "incontri ravvicinati" con i protagonisti del cinema e dello spettacolo. Tra gli ospiti stranieri spiccano David Lynch, Ian McKellen, Michael Myman, Christoph Waltz e Vanessa Radgrave, mentre tra gli italiani fari puntati su Nanni Moretti, Gigi Proietti e Rosario Fiorello.
Anche quest'anno all'Auditorium, oltre alle proiezioni e agli incontri ci saranno numerosi eventi, mostre, installazioni e dibattiti inerenti al cinema e sarà presentato, in versione restaurata, il film di "Miseria e nobiltà" di Mario Mattoli con Toto' e Carlo Croccolo. Saranno proiettati anche, come omaggio a Marco Ferreri, Giuliano Montaldo e Carlo Verdone, i film "Dillinger e' morto" "Sacco e Vanzetti" e "Borotalco".