Roma

FI: esplode gruppo romano di Giovanni Toti. Aracri-Palozzi a pesci in faccia

Le chat segrete all'arsenico tra il gruppo di Forza Italia a Roma che segue Giovanni Toti. Ma la Meloni dice no ai fuoriusciti

di Fabio Carosi

Esplode sotto il caldo torrido la corrente forzista romana e del Lazio guidata da Giovanni Toti. E' lite furibonda tra il plurivotato Adriano Palozzi e la vecchia volpe politica di centrodestra Francesco Aracri. E l'appuntamento del prossimo 6 luglio al teatro Brancaccio rischia di trasformarsi in una bolgia.

A devastare il gruppo che teoricamente controlla decine di migliaia di voti soprattutto in provincia è stato Francesco Aracri, ex assessore con Storace e senatore non ricandidato che ha scelto la linea della fedeltà a Forza Italia e che di fronte agli equilibrismi di Giovanni Toti ha marcato la differenza coi “palozziani”. E su facebook ha ricostruito la storia del suo gruppo centrista nato 26 anni fa, scoperchiando il vaso di pandora dei rapporti con Palozzi. E poi i rumors che avrebbero confermato il secco No di Giorgia Meloni a una vicinanza strategia del gruppo romano di Toti e un No all'eventuale ingresso di Palozzi in Fratelli d'Italia.

La chat segreta che scatena l'inferno

La goccia che fa traboccare il vaso tra Palozzi e Aracri è il testo di una chat whatsapp riservata con la quale Palozzi coordina le “truppe” nella quale Adriano Palozzi a proposito dei rapporti con Fratelli d'Italia chiede un passo indietro. La replica è stizzita: “Ma la leadership del gruppo è chiara.. se qualcuno non capisce non è un mio problema”.

chat forza italia
 

Su Facebook Aracri ricostruisce tutti i rapporti
La replica di Aracri è un fiume in piena: “Questo gruppo viene da me costruito 26 anni fa e attraverso le mie scelte porta numerosi suoi componenti a ricoprire ruoli di rilievo. Imposi, a suo tempo, Palozzi candidato Sindaco di Marino. Storace, allora Presidente della Regione, mi chiama e mi chiese di togliere Palozzi mi rifiuto e Storace sottrae delle deleghe all'Assessorato da me ricoperto.

Altra tornata, ricandido Palozzi a Sindaco, Storace allora era addetto alla compilazione delle liste di AN per la camera e il senato, mi convoca e mi dice togli Palozzi in cambio ti metto al numero 3 alla Camera. Rifiuto. E Storace mi posiziona al 20° posto. Impongo Palozzi candidato alla Regione, e anche allora, come più recentemente, partecipo in prima persona alla sua campagna elettorale. Palozzi si trova coinvolto in tre processi giudiziari. Non solo gli sono stato vicino, il suo avvocato è un mio amico personale da 40 anni, ma a chi mi chiedeva di scaricarlo ho risposto che Palozzi era una mia questione sulla quale nessuno si doveva permettere di parlare. Palozzi è stato coinvolto in tutte le scelte del mio gruppo. Palozzi mi ha chiesto per via delle sue pendenze giudiziarie se ero disponibile a dargli una mano per vedere di candidarlo alla Camera, ed eventualmente di candidarmi io in Regione. Gli ho detto di sì. Aggiungo Toti ha provato a fare l’operazione con FI, senza avere la cortesia di comunicarmelo preventivamente, gli hanno sbattuto la porta in faccia, lo aveva avvertito che sarebbe finita così (giovedì scorso).

Ad oggi Toti ha dichiarato che non avrebbe mai lasciato FI. Ora che fa ? Un partitino per conto suo ? Patti e condizioni con Fitto e la Meloni? In sostanza siamo in presenza di un’operazione di stampo personale. Io non posso consentire che il Mio gruppo venga usato per marchette, chi le vuole fare, non mi scandalizza, ma come recita la mia storia, io sono distinto e distante da operazione di basso profilo. Se mi accingo ad un passo per me doloroso sul piano personale, qualcuno si facesse qualche domanda, o veramente c’è chi crede che la vicenda sia legata al fatto che io voglio andare con i fratellini, cosa non vera per come viene prospettata e per altro la mia posizione a riguardo sta sui giornali della scorsa settimana. Il lavoro politico da me svolto in 26 anni, la linearità di comportamento, il camminare con la schiena dritta fanno si che oggi non ho bisogno di nessuno per interloquire ad ogni livello. La vita e la politica impongono delle scelte.

Un augurio di buone vacanze a tutti, pure a Palozzi. (Per chiarimenti può contattarmi)".

La replica di Adriano Palozzi

"E' uno sfogo pesantissimo, per quanto mi riguarda resta un fratello maggiore. Quello che ha scritto non cambia il mio parere nei suoi confronti. Non riesco a capire il motivo. Spero che questa cosa non nasconda altro. Non voglio fare polemica con una persona per bene come Aracri".

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